Viola sconfitta ed “imballata” contro un organizzato Agrigento
Analizzando i corsi e ricorsi storici della giovane storia della Team Basket Viola, forse, va bene così.
Una Viola “incerottata” ed ancora in forte ritmo di preparazione cede il passo ai siciliani dell’Agrigento, più avanti con la condizione atletica ed a lavoro subito dopo ferragosto.Il gruppo siciliano, a dirvela tutta è gia un gruppo con la “G” maiuscola dall’alto della costruzione di una squadra molto simile al collettivo che vinse la B due stagioni fa.(Stessa guida tecnica e cinque effettivi uguali a Massafra).
Nella Viola, i cerotti arrivano dall’indisponibile Antonio Gambolati, uomo che agirà da numero quattro titolare dello scacchiere di coach Fantozzi e che riprenderà la preparazione lunedì.Dagli under Luca Laganà,Marengo e Potì, tutti indisponibili.
Nella passata stagione, nel raggruppamento di Coppa Italia all’interno del medesimo torneo Carone, la Viola vinse, probabilmente contro pronostico contro un Orlandina che, nelle tre volte successive, al PalaFantozzi, rifilò scarti da record ai reggini.
Parliamo di situazioni analoghe? Non lo sappiamo ma è chiaro che i tifosi se lo augurano.
La cronaca.Nel primo periodo Agrigento parte a mille.
Di Viccaro da tre,Pennisi da sotto e Chiarastella in contropiede aprono il primo maxi-break per la Fortitudo.
Nove a zero e per la Viola, ritornano in auge i “fantasmi” del PalaFantozzi.
Ma è solo basket d’estate, solo un allenamento o poco di più. Dopo il Time-Out, i nero-arancio iniziano a far gioco. Paparella, sul finale di quarto, in poche mosse riporterà, praticamente da solo, i reggini sotto di due.
Nel secondo periodo, l’organizzazione dei siciliani cresce. Pennisi fa “pentole e coperchi” sotto canestro, stoppando in difesa e dimostrandosi dominante in attacco.Le scarse rotazioni in panca e qualche atleta assolutamente fuori-condizione per i reggini sono dati che si fanno sentire.
Il nuovo break lo firmerà Mossi(che i reggini affrontarono e sconfissero nel primo turno delle Final Eight di Coppa Italia con Coach Bianchi contro Rieti) e la tripla allo scadere di Di Viccaro porterà le canotte bianche sul più tredici.
Nel terzo periodo, si segna con il contagocce. Tanti errori dalla lunga e dalla media da una parte e dall’altra con il terreno di gioco che, a detta dei giocatori era molto ma molto scivoloso.
Il copione di quarto periodo sarà sempre lo stesso.La Viola proverà a recuperare con le triple di Sereni e Grilli ma Giovanatto, barbuto e longilineo atleta agrigentino sarà spietato nelle contromosse chirurgiche, sempre dalla lunga.Terminerà 64 a 52.
Oggi, alle ore 17.30 la Viola giocherà la finale terzo e quarto posto contro Trieste, sconfitta nella mattina di oggi contro l’Upea.Il match in questione è stato posticipato per la condensa formata sul parquet del PalaFantozzi.
Giovanni Mafrici
Reggioacanestro.com
FORTITUDO AGRIGENTO – VIOLA REGGIO CALABRIA 64 – 52 (18-16, 37-24, 48-41)
AGRIGENTO: Anello 4, Paparella 8, Chiarastella 2, Disimone ne, Mossi 9, Diviccaro 10, Pennisi 11, Di Lascio, Giovanatto 12, Brown 2, Birindelli 6. Allenatore Franco Ciani Ass Dicensi
VIOLA: Politi 5, Paparella 15, Potì ne, Caprari 9, Laganà ne, Coronini 3, Grilli 3, Grasso 6, Sereni 11, Smorto. Allenatore Alessandro Fantozzi Ass Domenico Bolignano
ARBITRI: Trifiletti di Messina e Nicolini di Bagheria.