Viola, dopo la batosta parla il capitano Grasso

 

 

Capitano, innanzitutto come va?

R:Sarò sincero, dormire nella notte dopo la partita è stata un’impresa.

Io sono rientrato a casa ad Acireale per motivi familiari anzi colgo l’occasione per chiedere pubblicamente scusa per la mancata presenza personale del lunedì pomeriggio sia durante la Conferenza Stampa dedicata all’Unitalsi ed alla gara di Mercoledì(so che sono stati presenti coach Bolignano ed il mio compagno Ruggeri) che alla bellissima festa dei più piccoli che mi hanno gia descritto come un Carnevale da favola.

 

E’ dura, lo so, ma torniamo per un attimo a Capo D’Orlando, cosa è successo?

R:Ho visto le vostre interviste. Concordo con coach Fantozzi e con il Dg Condello. Non siamo proprio entrati in partita. Credo che non ci sia tutta quella differenza tra noi e l’Upea, la differenza è stata una, loro avevano una grandissima voglia di vincere, noi no!

Dobbiamo riflettere sull’accaduto, ricominciando a lavorare anche sui questi punti di vista. Probabilmente la striscia di vittorie consecutive ci aveva dato troppa serenità di poter essere un gruppo imbattibile.

Adesso, fino alla fine,dobbiamo  ritrovare tutta la nostra cattiveria agonistica. Come gruppo siamo gia messi bene, ora tocca realmente a noi.

Non ci dimentichiamo che la mia Viola parteciperà alle Final Eight, dove, lo dico a nome del gruppo andiamo per vincere. Non ci interessa niente di fare “vetrina”, non siamo delle signorine, noi siamo dei giocatori di basket e rappresentiamo il nome della Viola Basket.Vogliamo riscattarci e dare una bella gioia ai nostri tifosi.

 

Seby, i tifosi..i tifosi della Viola giunti “massicci” a Capo D’Orlando ci sono rimasti molto male..

 

R:Li capisco e li comprendo. Non abbiamo offerto uno spettacolo degno.

L’inizio di gara è stato davvero devastante. L’errore sulla rimessa, le triple di Costantino ci hanno messo in grandissima difficoltà. Partire ad handicap in una gara così importante non era assolutamente una cosa bella, specialmente contro di loro.

Nel resto del match, che dire, ad ogni nostra riscossa da due o da tre punti, loro rispondevano con una tripla, sembravano delle macchine ma stento a credere che loro possano tenere nuovamente quelle cifre e noi dimostrare di essere così “spauriti” ed indifesi.Hanno tirato, se non vado errato, con il 56 per cento da tre punti, spesso da soli: adesso, a mente fredda toccherà a noi trovare le giuste contromisure per il futuro.

 

Qualche attimo di nervosismo anche per te, che è successo?

 

R:Quando sei sotto di trenta cerchi di poter dare la scossa ai tuoi compagni. C’è stato un malinteso con Moccia ma abbiamo risolto tutto qualche attimo dopo.

Speriamo che la fortuna ci possa accompagnare nel nostro cammino, adesso tocca a noi, da qui fino alla fine sfoderare gli “Occhi della tigre” per dedicare tante vittorie a chi ci sostiene giorno dopo giorno, ad una società che sta dimostrando di tenerci tantissimo e di voler puntare su di noi, uno per uno.

Intervista di Giovanni Mafrici per Reggioacanestro.com

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