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UN TORO…DAVVERO SPECIALE!

Tutto cuore, un giocatore ed un uomo davvero speciale.

Martedì scorso abbiamo intervistato il ritorno on air, dopo quasi vent’anni del Toro Leandro Palladino.

Si ricorda tutto. nomi,volti azioni, compagni di squadra aneddoti. E’ spuntato in diretta con il pantaloncino numero quattordici ed il giubbotto del “Nuovo Basket Viola, stagione 2000-01 ed ha replicato successivamente, sfoderando la sua maglia numero quattordici.

Leandro Palladino:Non è un giocatore qualsiasi. Le sue schiacciate dirompenti ed il suo gioco tutto “alma” entusiasmavano con un gioco verticale.

Il suo idolo è Diego Armando Maradona:“E’ tutto per me” e non a caso volle giocare a Napoli.

L’argentino, compagno di nazionale di Hugo Sconochini, Montecchia,Ginobili e Delfino parla un italiano fluente e racconta passo dopo passo la sua esperienza a Reggio:”Eravamo un bel gruppo. Camminavo con Carlitos, Gianella ed “Il Puma”. Federico Lestini era il piccolo del gruppo e voleva imparare l’argentino da noi”.

La formazione preferita? Ovviamente l’Argentina, quella della Generacion Dorada.

La Nba? Durante la stagione di Reggio Calabria fui attenzionato da Phoenix Suns. Mi seguivano partita per partita.Poi, purtroppo ho subito un infortunio che complicò le cose.

Oggi Leandro Palladino è un Procuratore Sportivo ed ha una ditta di abbigliamento, sempre sportivo, sempre a servizio del basket.

La sua canotta della Viola con il numero quattordici è appesa a casa della madre accanto a tutte le sue maglie, da Novara a Napoli, da quella del Baskonia alla leggendaria maglia di Cordoba ed ovviamente la bianco-celeste argentina.

Ecco qualche estratto dalla Diretta Rac Live del Venerdì.

Zorzi? A guardalo oggi non diresti mai che ha giocato a pallacanestro ad altissimi livello. Una grande persona ed un grande Coach.

Vivo a Cordoba. Tanti miei compagni ricorderanno il grandissimo torneo Espn. Ricordi memorabili a Buenos Aires e Cordoba.

Lestini? Ha imparato lo spagnolo prima che io imparassi l’Italiano.
E’ molto divertente stare con lui.

Bisconti? Giocatore un po timido ma aveva una grande voglia di combattere.

Stazic? Ci ha dato una grande mano in quella stagione.Andò a potenziare la squadra in meglio.

Gianella? Gioca ancora, in seconda divisione. Ha un primo passo da urlo.

La foto? Manu era alla Virtus e venne a trovarci. Ricordi bellissimi Eravamo nell’appartamento del Puma.

Un messaggio? Mando un saluto a tutti.Mi ha fatto un enorme piacere ritrovare vecchi amici e non vedo l’ora di scendere in campo per la prossima diretta.

Non mollo mai! Volevo essere presente

Per chi se lo fosse perso, ecco il podcast dell’intervista.

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