TANTISSIMA ORSA:LA DIERRE DEVE ARRENDERSI
Disco rosso in casa per la Dierre Reggio Calabria contro una formazione,quella siciliana che resiste all’operazione aggancio dei reggini e sfodera una prestazione preparata e maiuscola,un ricco segnale per il proseguo del torneo con un Fernandez in formato extralusso.
Dopo due vittorie consecutive prima in casa e poi in trasferta,i bianco-blu si fermano a cospetto di una iper concreta Orsa Barcellona.
Inizio galattico per gli ospiti, trascinati da un Fernandez fenomenale ed un gruppo che lo segue a ruota.Il talento di Bahia Blanca, anche lui dal nome Manu(stessa squadra d’esordio e stessa città di Ginobili in scioltezza nella gara giocata nella prima città europea dell’immenso talento Nba).
Vantaggio in doppia che resiste per un quarto e mezzo: lo sforzo Dierre è evidente.
I bianco-blu iniziano una appassionante rimonta, fino al meno tre: decisiva la tripla, su schema disegnato da Coach Rugolo, firmata da Vladimir Rajacic.
Al rientro in campo,però,la Dierre prova a rientrare fino al settimo.
il 9 a 0 di parziale dei siciliani è devastante: si accende Todorovic, Fernandez lo segue a ruota ed il nuovo strappo è impattante.
Una Dierre meno fluida del solito, proverà con grinta ed attitudine al lavoro a recuperare:il faro è Smorto.
Nel bel mezzo della rimonta, però, arrivata fino al meno 5, la risposta ospite, è veemente: ci pensano i rimbalzi di Golubovic, i contropiede di Caroè ed un gruppo che vince con merito.
Bella la schiacciata di Antonio Smorto ma non basterà.
Termina 65 a 74.
I bianco-blu dovranno provare a rialzarsi, dopo il turno di riposo nella difficile trasferta di Catanzaro,il 19 marzo.
Dierre-Orsa 65-74 (12-21, 33-36, 48-59)
Dierre: Marcianò, Manisi 3, Pisapia, Ripepi 4, Romeo 3, Romanò, Pandolfi 5, Rajacic 22, Surfaro, Collier Broms 6, Laganà, Smorto 22. All. Rugolo, Ass. Pandolfi e Marcianò.
Orsa: Fernandez 24, Golubovic 4, Ciadini 10, Costantino, Todorovic 11, Irato, Caroè 19, Cortina 4, Striuga2, Kristapsons, Cardone. All. Biondo, Ass. Pirri.
Arbitri: Greco di Catanzaro e Caputo di Lamezia Terme