Situazione incresciosa La miopia di un dirigente scolastico mette a rischio il Settore Giovanile della Trapani Shark
Basta selfie e presentazioni inutili, incontri teoricamente aperti a tutti dove viene coinvolta solo una società, il problema è comune, anche e soprattutto alle nostre latutudini dove, inspiegabilmente determinante scuole con impianti cestistici perfettamente funzionanti vengono “banditi” alle associazioni sportive del basket, inspiegabilmente.
Leggete cosa è successo a Trapani
La Trapani Shark nella persona del Suo legale rappresentante dott. Valerio Antonini e di tutti i membri della Sua dirigenza, intende esprimere il proprio sgomento per l’incomprensibile e sconcertante decisione del dirigente scolastico dell’ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE – “S. CALVINO – G.B. AMICO”-TRAPANI, dott.ssa Margherita Ciotta, la quale, non curante degli interessi dei ragazzi del nostro settore giovanile e delle loro famiglie, ha deciso di non rinnovare la Convenzione stipulata ad ottobre tra il citato Istituto e la nostra società che permetteva al settore giovanile della Trapani Shark di usufruire il pomeriggio della palestra scolastica per i propri allenamenti.
In una situazione disastrosa per ciò che concerne l’impiantistica sportiva nella città di Trapani, la dott.ssa Ciotta, in spregio a qualsiasi norma di buon senso e priva di quel senso civico che dovrebbe essere preminente nell’attività istituzionale da ella ricoperta, ha deliberatamente deciso di negare per ben due volte il rinnovo della Convenzione a suo tempo stipulata, privilegiando interessi di pochi a scapito di quelli di una comunità.
Ma andiamo con ordine. Anche per dare una consecutio temporale ai fatti di cui stiamo parlando, si rende necessaria una pedissequa narrazione degli accadimenti.
Come tutti sanno, non appena subentrato alla Presidenza della Trapani Shark, il Presidente Valerio Antonini ha immediatamente dato vita ad un’imponente opera di ristrutturazione dello Stadio Provinciale e del Palazzetto dello Sport di Trapani dove, ad oggi, ha investito vari milioni di euro.
Col palazzetto divenuto un cantiere, si è reso necessario non solo spostare l’attività estiva della Serie A organizzando un ritiro in Toscana di 20 giorni, ma anche trovare una soluzione alternativa per gli oltre 70 tesserati del settore giovanile.
All’interno di questa situazione emergenziale, resa ancor più gravosa dal fatto che nell’interland trapanese vi sono pochissime strutture sportive adeguate, si è giunti necessariamente a ricorrere all’ausilio delle palestre scolastiche.
Ecco che in data 2 ottobre 2023 si da il via ad un progetto sperimentale denominato “SPORT E SCUOLA” che vedeva coinvolti:
ISTITUTO DI’STRUZIONE SUPERIORE “S. CALVINO – GB. . AMICO”;
TRAPANI SHARK S.S.D. A R.L.;
LA COMUNITA’ SAMAN/ANTEO – TP.
Per questo progetto sono stati organizzati tutta una serie di incontri formativi che hanno visto coinvolti sia i dirigenti che i giocatori professionisti della Trapani Shark, nonché gli operatori professionali di Saman. Nello specifico, nei 3 Istituti scolastici gestiti dal dirigente scolastico dott.ssa Margherita Ciotta, sono stati effettuati da ottobre a dicembre ben 14 incontri e, in 4 di questi, ha partecipato anche il Presidente della Trapani Shark dott. Valerio Antonini, accolto sempre dall’entusiasmo di tutta la platea scolastica.
Sulla base di questo Progetto, a fronte dell’utilizzo pomeridiano della palestra di via Salemi, in cui sono stati prontamente effettuati interventi di riparazione al parquet di gioco (integralmente a spese della Trapani Shark) che rendevano di fatto la palestra inagibile ed il campo impraticabile per le attività degli alunni dello stesso Istituto con grossi rischi di infortuni.
La stesura di questa Convenzione prevedeva che il progetto avesse termine a dicembre 2023 ma, all’art.8 si prevedeva che “…Potrà, inoltre, subire, previo accordo tra le parti, le modifiche e/o le integrazioni che si riterranno più opportune”.
Sulla base di ciò, e considerato il buon esito della progettazione messa in atto, in data 15 dicembre i due partner Trapani Shark e Comunità Saman, proponevano formalmente, alla stessa dirigente scolastica, il prolungamento dell’azione progettuale fino al termine dell’anno scolastico, alle stesse condizioni della Convenzione di cui sopra.
A questa richiesta, il dirigente scolastico dott.ssa Margherita Ciotta, pur rendendosi disponibile alla prosecuzione dell’azione progettuale, prima di concedere il rinnovo, richiedeva formalmente un incontro con il Presidente Valerio Antonini perché, a suo dire, “…quanto era stato concordato in occasione del primo incontro avuto con lei e alcuni suoi collaboratori nel mio Istituto, non ha trovato concretezza”.
Vista l’enorme mole di impegni lavorativi del Presidente Antonini, tale confronto ha avuto luogo il 26 febbraio u.s. Durante questo incontro scopriamo con grande sgomento che l’intento, non poco celato, della dirigente dott.ssa Margherita Ciotta, non era tanto sulle attività sociali, etiche e sportive portate avanti col progetto “Sport e Scuola”, bensì quello di “convincere” il Presidente Antonini ad accollarsi interamente l’onere di ristrutturazione di un’altra palestra, quella sita all’interno dell’Istituto Ipsia che da anni versa in un totale stato di abbandono ed i cui lavori di ristrutturazione sono stati stimati, a seguito di sopralluogo effettuato, per diverse decine di migliaia di euro.
Questa richiesta viene letta come un palese ricatto a cui il Presidente Antonini non ha voluto cedere.
Come estrema ratio, avendo a cuore soltanto l’attività dei 70 ragazzi del nostro settore giovanile (molti dei quali frequentanti l’Istituto Tecnico Economico “S.Calvino” ad indirizzo sportivo, presieduto dalla stessa dirigente scolastica), la Trapani Shark ha deciso di reiterare la richiesta di prolungamento dell’azione progettuale fino al termine dell’anno scolastico inviando formale richiesta e proponendo le seguenti attività:
proseguire con i progetti di alternanza scuola/lavoro (PCTO) con gli studenti del Vostro Istituto,
apertura a eventi formativi, convegni ecc… con la possibile presenza dei campioni della Prima Squadra della Trapani Shark;
mettere in sicurezza i 2 canestri attraverso la sostituzione della guaina protettiva sita sulla base della struttura dei canestri;
mettere in sicurezza le aree adiacenti la tribuna, coprendo le grate di ferro con apposita guaina protettiva,
la sostituzione integrale delle retine dei canestri,
a mettere in moto fin da subito un accurato servizio settimanale di pulizia della palestra che possa permettere l’ordinaria attività fisica;
esecuzione di tutte le operazioni di manutenzione e pulizia del parquet, attraverso i corretti prodotti per parquet: detergente, cera, decerante, protettivi, scopa per parquet. Il corretto utilizzo di questi prodotti, unito alla normale pulizia del pavimento, permetterà al legno di restare a lungo inalterato, protetto dall’usura del tempo.
Non curante degli interessi della comunità studentesca, dei ragazzi e delle rispettive famiglie della Trapani Shark, il dirigente scolastico dott.ssa Margherita Ciotta è rimasta irremovibile nella sua posizione di non dare seguito al Progetto, adducendo fantomatici motivi di impegni programmatici:
Appresa con stupore la notizia, il comitato dei genitori dei ragazzi del settore giovanile della Trapani Shark, attraverso il loro referente Gianni Di Malta, che ha avuto modo di concordare coi vari partner fin dall’inizio l’azione progettuale, ha manifestato tutta la loro preoccupazione per il proseguimento della stagione sportiva.
Ecco il commento di Gianni Di Malta: “rimango esterrefatto da questi atteggiamenti che finiscono per colpire solo ed esclusivamente i ragazzi che con impegno, dedizione, entusiasmo hanno partecipato alle attività progettuali. Non posso pensare che un’istituzione scolastica abbia una tale miopia da non vedere i benefici che questa nuova società sportiva, attraverso il lavoro e gli investimenti anche strutturali apportati dal Presidente Antonini, sta portando all’intera collettività trapanese. Non si può non tener conto delle famiglie che hanno affidato alla Trapani Shark la crescita personale e umana dei propri figli e non riesco a comprendere come non ci si metta nei panni di quei 70 ragazzi da 12 a 17 anni che da un giorno all’altro si vedono costretti ad essere sfrattati da quella che è stata la loro “casa” per motivi non a loro addebitabili”.