Sarò FRANCO e non vedo l’ora

Ci siamo? Sembra proprio di sì.

Fin quando non vedrò la palla a due, però, francamente non ci credo.

Davvero troppa è stata l’attesa, costata tanto sia in termini qualitativi che quantitativi allo sport calabrese.

Troppe le differenze con i casi analoghi (Trieste su tutti).

Tanta è stata la fatica della Viola e del più fermo nucleo di appassionati, costretti a viaggiare verso Vibo Valentia nella passata stagione.

E’ troppo semplice alzarsi una domenica mattina, scoprire che la Viola è tornata a Reggio Calabria, che giocherà nel ritrovato PalaCalafiore e l’ingresso sarà addirittura gratuito (solo per questa volta).

Sarò FRANCO, e perdonatemi il gioco di parole, ma ancora non ci credo: oggi si riunisce in via definitiva la commissione per l’agibilità, all’interno di una saga infinita tra i limiti della burocrazia, in una città che ha vissuto un’attesa spasmodica, assillante e per certi versi vergognosa.

In mezzo ad uno sfacelo totale, tra parole e paroloni, promesse e cronoprogrammi, dichiarazioni più fake del wrestling americano: in mezzo a tutto questo, c’è stata sempre e comunque una persona che ci ha creduto, che si è sbattuto in prima persona, facendosi dei nemici, bussando a qualsiasi tipo di porta con garbo e con il sorriso.

Il professionista reggino, Francesco Franco Basile Rognetta, scelto a capo del Comitato Cuore Viola e selezionato accuratamente dalla dirigenza nero-arancio come responsabile unico dell’opera Task Force, ha abbandonato casa, famiglia e qualche volta anche il lavoro trasformando gli uffici pubblici ed il PalaCalafiore nella sua nuova casa: ed è ora ad un passo da un’impresa personale dedicata ad un’intera comunità che ci fa capire come a Reggio Calabria non esistono esclusivamente opportunisti e gente che venderebbe l’anima per un pizzico di visibilità.

Onore a te Ingegnere, comunque vada!

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