ROBERTO BULLARA, GLADIATORE DI REGGIO CALABRIA, “QUANTE EMOZIONI”.
Siamo in pieno clima “Autonoma differenziata”, bloccata, e sospesa dalla Corte Costituzionale ed in attesa di nuove revisioni.
Nel frattempo, parte dal Nord-Est un bel Podcast Cestistico che non disdegna di regalare emozioni a tutti gli spettatori ed amanti della pallacanestro.
Si chiama “Boomerball-Podcast”.
I tifosi della Viola, a dirla tutta, erano saltati dalle loro sedie dopo aver ascoltato le parole di due “acerrimi” nemici cestistici come Massimo Bulleri e Massimo Iacopini, glorie della Benetton Treviso.
All’improvviso, però, arriva lui, Roberto Bullara.
Un difensore di Reggio, neanche fosse Gary Payton ai tempi di Seattle.
Accanto a Iacopini, nella puntata dedicata al basket a Gorizia(presenta anche il glorioso Ardessi, mitica la sua sfida contro Joe Bryant), “Bull” è leggendario e palesa, ancora una volta l’essere uomo meraviglioso prima che uno dei giocatori più forti della storia della grande Viola del Presidente Scambia.
Meraviglio l’aneddoto su Randy White,idem quello su Sasha Volkov. ma ancor di più bello il duello, silenzioso ma tremendamente efficace contro Iacopini, come se stessero duellando sul campo a distanza di più di trent’anni.
Ecco un estretto, ma, francamente, vi consigliamo la visione integrale.
Reggio Calabria è una città stupenda, c’è un mare stupendo, la gente è super e lì ho passato sette anni bellissimi della mia vita. Ho cresciuto mio figlio, l’ho mandato all’asilo…ma poi sono andato via perché hanno cominciato ad avere problemi economici sennò io sarei rimasto lì più che potevo. Perché li cominciavi il campionato a settembre, la domenica mattina io andavo a Scilla: nuotata al mare, poi andavo a casa, facevo pranzo e giocavo la partita la domenica pomeriggio. Andavi al mare da aprile fino a ottobre…é un posto ideale per un giocatore. Il canestro contro Treviso?(mentre Massimo Iacopini incalzava “Avreste solo pareggiato e ci mancava Kukoc). Quel canestro valido e non convalidato ha ucciso un sogno, il sogno della gente di Reggio che credeva che attraverso il basket tutto poteva cambiare, cambiare in meglio, duellando testa a testa contro tutti.
Grazie Bull, nostro eroe, per sempre!
Qui il link al canale con la puntata integrale