PRIMO STOP PER IL MANZAO
STOP MANZAO – I biancoblù cedono il passo alla Virtus Passo Corese, che sbanca con merito il PalaRinaldi (57-70). Non arriva il terzo successo consecutivo per i ragazzi di Cilione che, dopo un buon primo tempo, accusano cattive percentuali in attacco e la solidità della Virtus, che scappa nel terzo quarto e non si volta più indietro, nonostante gli sforzi per rimontare dei padroni di casa.
Basket Manzao – Passo Corese 57-70
(20-22; 32-38; 44-54)
Manzao: Di Martino 6, Lopomo 6, Monda 2, Menna, Zoccali 3, Dattola 2, Sabbetta ne, Laganà, Barletta 16, Cresta 4, Viggiano 14, Fiacco 4. All. Cilione
Passo Corese: Foroni, Mauriello N. 9, Petrucci 16, Mauriello F. 7, De Angelis 12, Salari 9, Tartaglia 5, Canale, D’Agapiti 5, Verderosa ne, Gunnella 2, Onofri 5, All. Peroni, Ass. Foroni E.
Arbitri: Faro e Amato
LA CRONACA – Le uniche squadre finora imbattute del girone D si scontrano al PalaRinaldi. La partenza è con ritmo da entrambe le parti, con De Angelis sugli scudi per gli ospiti. Il Manzao risponde presente subito con Viggiano e Monda (4-4). La gara si mantiene sui binari dell’equilibrio, con la Virtus che cerca di coinvolgere il proprio bomber Petrucci, che entra in partita con un paio di arresti e tiro dalla media.
Tra i biancoblù è Barletta il più efficace: due bombe e buona gestione dell’attacco, coadiuvato da Lopomo che, annusando spazi in area, penetra e trova spesso Viggiano o interventi fallosi della difesa, che gli consentono di realizzare dalla lunetta. Un primo quarto di buon livello generale si chiude sul +2 ospite (20-22).
Ad inizio secondo quarto la Virtus trova più difficoltà in attacco – Petrucci è ben controllato dalla coppia Dattola-Fiacco – ma trova spesso il guizzo giusto con i suoi lunghi su rimbalzo offensivo punendo le rotazioni difensive del Manzao, che risponde con i movimenti dal post di Viggiano, sprecando però diverse occasioni per prendere le redini del match. La gara si fa spezzettata e sembra trascinarsi su un sostanziale equilibrio verso l’intervallo (30-30 al 18′), ma nell’ultimo minuto una bomba di Mauriello lasciato colpevolmente solo in angolo e un pesantissimo canestro e fallo da rimbalzo offensivo di Onofri creano un primo break rilevante (32-38 al 20′).
Nella ripresa ci si attende la reazione del Manzao, ma diverse conclusioni aperte e ben prese si spengono sul ferro, con Monda, Cresta, Dattola, Di Martino e Zoccali che non riescono a entrare in gara offensivamente. La Virtus annusa le difficoltà della truppa di Cilione e, lentamente, aumenta il divario, sfruttando la transizione e trovando dai propri esterni punti pesanti (38-52), prima di un finale di quarto di spirito del Manzao, che torna sul -10 con un contropiede a fil di sirena sull’asse Barletta – Viggiano (44-54 al 30′).
L’ultimo quarto è molto teso, sono ancora le difficoltà offensive dei biancoblù a fare la differenza, che adesso accusano anche palpabile stanchezza. Passo Corese, d’altra parte, da squadra solida e già ben amalgamata, ne approfitta, punendo la pressione sulla palla dei nostri con conclusioni beffarde al limite dei 24″, e sfruttando il contropiede ogniqualvolta i biancoblù provavano ad aumentare la pressione a rimbalzo offensivo per ovviare alle cattive percentuali al tiro, andando sul +18 dopo un paio di minuti dall’inizio dell’ultimo periodo.
Il Manzao comunque, mostra di non avere alcuna intenzione di alzare bandiera bianca, alzando la pressione difensiva con Menna e Barletta, con quest’ultimo che può finalmente sfruttare la transizione personale grazie a qualche recupero difensivo di grande voglia. Sul 54-62 al 37′ il Manzao ha tre opportunità di rientrare pienamente in gara, ma, ancora una volta, i tentativi dalla lunga si spengono sul ferro, consentendo alla Virtus di controllare il finale, macchiato da qualche scorrettezza che porta, nell’ultimo minuto, ad esasperare i toni di una gara fin lì sporca ma corretta, seppur gestita dal duo arbitrale con un metro affatto equilibrato sui contatti al limite.
La Virtus amministra con successo dalla lunetta, chiudendo il match sul +13 e portando a casa una meritata vittoria. Il Manzao trova, invece, il primo stop del suo cammino, con la piena consapevolezza che una giornata no è qualcosa da mettere in conto in un percorso di costruzione di un’identità di squadra iniziato solo poco più di un mese fa.