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OGGI E’ KOBE DAY, RICORDEREMO LE GESTA DEL MITO

E’ già passato un anno, ma a ripensarci sembra ieri e per tanti di noi, tutto questo non sembra poter essere possibile.

Sguardi bassi, lacrime e dolore per la perdita di un campione inimitabile che, Reggio Calabria può urlare a gran voce di aver avuto tra noi.

Tra Il Reghium College ai Campetti delle Suore del Pgs al Trofeo Primavera, tra la Palestrina con il terreno verde del Liceo Vinci fino al Botteghelle dove, da buon “disturbatore” animava i cruenti intervalli delle gare della Standa Reggio Calabria di Santi Puglisi in Serie A2, battendo la concorrenza al rimbalzo di bambini più esperti e sfoggiava tecniche da arresto e tiro degni dei più grandi.

Il più grande lo sei diventato, a suon di canestri, al suono di una crescita che in tanti mettevano sempre in discussione. Dal volo in Nba senza andare al College, passando per una lingua italiana che non hai mai dimenticato e che ti ha accompagnato passo dopo passo, trofeo dopo trofeo, canestro dopo canestro.

Quando il 26 gennaio del 2020 iniziò a rimbalzare la notizia della morte di Kobe Bryant in un incidente in elicottero poco fuori Los Angeles, nessuno voleva crederci.Ah, quanto ho sperato fosse una bella fake news di un Lercio.it qualsiasi statunitense.

Tutti gli appassionati di sport, non solo quelli di basket, incrociarono all’unisono le dita, sperando in una di quelle fake news di cattivo gusto che ogni tanto spuntano nel ‘mare magnum’ di internet.

Invece, purtroppo, era tutto vero: e d’improvviso un generale senso di dolore prima e intorpidimento poi colpì tutto il mondo dello sport per la perdita di un’icona inimitabile. Il cui ricordo resta e resterà per sempre vivo.

Oggi, dedicheremo la nostra giornata giornalistica al ricordo di Kobe e della figlia Gianna, atleta che voleva emulare, nel mondo del basket in rosa la mission del padre. Entrambi sempre nei nostri cuori.

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