SliderVarie

L’ITALIA CONQUISTA LA QUALIFICAZIONE AL MONDIALE 2023

Tbilisi. Missione compiuta! L’Italia sarà una delle 32 squadre che disputerà la FIBA World Cup 2023 dal 25 agosto al 10 settembre del prossimo anno. Il verdetto arriva da Tbilisi, dove questa sera gli Azzurri hanno battuto i padroni di casa della Georgia all’ultimo respiro col punteggio di 84-85, strappando così il pass per il torneo iridato con due partite di anticipo. In una Tbilisi Arena strapiena e senza Nico Mannion espulso al 13esimo minuto, gli Azzurri sfoderano una prestazione di altissimo livello, mostrando carattere e voglia di portare a casa il risultato a tutti i costi.

Per l’Italia si tratta della seconda partecipazione consecutiva ottenuta sul campo dopo l’edizione cinese del 2019 (come nel caso delle edizioni del 1986 e 1990); la decima in totale in 19 edizioni dal 1950.

Così il Presidente FIP Giovanni Petrucci: “Dedico questa qualificazione al Vice Presidente Vicario della FIP Gaetano Laguardia. Ho seguito vicino a lui gli ultimi 5 minuti della gara e sono certo che sarebbe stato felicissimo per questo risultato. Anche stasera la squadra ha mostrato carattere e determinazione. Andiamo al Mondiale meritatamente. Complimenti al CT Pozzecco, a tutto lo staff e a tutti i ragazzi che si sono avvicendati in queste finestre. È una bella giornata per il nostro basket”.

Naturalmente soddisfatto il CT Gianmarco Pozzecco: “Dedico la qualificazione al Mondiale al Presidente Petrucci, col quale ho condiviso molto in queste settimane. Ci sarebbero tante cose da dire ma la prima è senza dubbio un ringraziamento a tutti i ragazzi e allo staff. Abbiamo fatto un grande lavoro di squadra e anche questa sera abbiamo costruito una vittoria di spessore proponendo una difesa su Shengelia di alto livello. È stata una bella vittoria perché i ragazzi non hanno mollato mai dando ognuno il proprio massimo. Potrei citarli tutti, dal primo all’ultimo. Viviamo una magia dentro lo spogliatoio”.

Così Michele Vitali: “Siamo felicissimi per questo risultato. L’abbiamo fortemente voluto come gruppo, un gruppo unito e che sta bene insieme. Stasera, lo ripeto siamo davvero felici”.

Nel primo tempo della Tbilisi Arena c’è di tutto. C’è un’Italia arrembante che parte subito forte e senza alcuna esitazione: apre i giochi una tripla nientemeno che di Amedeo Tessitori, preludio alle 6 conclusioni Azzurre da dietro l’arco (su 11) nei primi dieci minuti. Due stoppate di Paul Biligha (su Shengelia e Andronikashvili) sono il miglior spot possibile per una difesa che concede il minimo indispensabile alla Georgia.
Il secondo quarto si apre con un colpo di scena, purtroppo negativo per l’Italia: dopo aver messo a segno la tripla del 19-27, Nico Mannion colleziona un fallo tecnico per flopping, che sommato all’antisportivo del primo quarto si traduce in espulsione. Siamo appena al 13esimo minuto. Nell’azione seguente Sanadze da tre pareggia i conti (27-27, 8-0) e la situazione sembra poter sfuggire di mano ai ragazzi di Pozzecco (tecnico anche a lui in occasione dell’espulsione di Mannion) ma così non è. Con grande carattere gli Azzurri reagiscono con la tripla di Spissu e il gioco da 3 di Capitan Biligha: nonostante tutto l’Italia c’è e non molla di un centimetro. Le triple di Ricci e McFadden mandano le squadre al riposo 40-43.

Una tripla di Petrucelli apre il secondo tempo, ancor più ruvido del primo. L’atmosfera si fa rovente man mano che la Georgia si avvicina agli Azzurri nel punteggio. Sul canestro di Shengelia, fino a quel momento silente, sale alto l’urlo della Tbilisi Arena: i padroni di casa passano in vantaggio 58-57. Provvidenziale la tripla di Baldasso, che spezza il ritmo georgiano e chiude la terza frazione sul +2 Italia (58-60).

Gli ultimi dieci minuti si aprono con Andronikashvili che pareggia e Shengelia che sorpassa con la tripla del 63-60. Le percentuali al tiro degli Azzurri non sono più quelle del primo tempo anche perché la stanchezza comincia a farsi sentire. Anche in questo frangente la squadra è presente mentalmente e prova a resistere.

Le due triple in fila di Berishvili fanno malissimo (74-69) ma quelle di Severini e Spissu sono ossigeno puro: l’Italia è -1 (76-75) con 1:48 da giocare. Pajola dalla lunetta firma il nuovo sorpasso e poi ci pensa di nuovo Spissu, tornato in formato Serbia: la sua ennesima tripla placa gli entusiasmi del palazzo e manda gli Azzurri sul +4 (76-80) con 1:10 sul cronometro. Shengelia da due spaventa ma la tripla di Ricci sembra quella che può chiudere i giochi. Niente affatto, l’ultimo colpo di coda georgiano porta la firma di Berishvili, che con l’ennesima tripla della sua serata riporta i suoi a -1 (84-85). L’ultima penetrazione di Shengelia è da brividi ma dopo un check degli arbitri che tiene tutti col fiato sospeso, può scoppiare la festa. L’Italia giocherà il Mondiale 2023. A febbraio 2023 le ultime due gare di qualificazione contro l’Ucraina in casa e contro la Spagna in trasferta.

Nella notte il rientro in Italia e la conclusione del raduno. Prossimo step Azzurro l’ultima finestra di qualificazione al Mondiale nel febbraio 2023.

Il tabellino
Georgia-Italia 84-85 (19-24, 21-19, 18-17, 26-25)
Georgia: Andronikashvili 4 (2/4, 0/1), Jintcharadze, Tsintsadze* 11 (1/3, 3/5), Shermadini* 14 (6/7, 0/1), Sanadze* 14 (1/3, 3/5), Korsantia ne, Berishvili 11 (3/5 da 3), Bokolishvili ne, Shengelia* 15 (4/7, 1/2), McFadden* 13 (3/4, 2/10), Bekauri 2 (1/1), Londaridze ne. All. Zouros.
Italia: Spissu* 15 (1/1, 4/10), Mannion 6 (2/2 da 3), Biligha 11 (4/5, 0/1), Tessitori* 15 (4/4, 0/1), Ricci* 8 (1/4, 2/7), Moraschini (0/1), Baldasso 3 (0/1, 1/4), Caruso ne, Vitali* 11 (1/2, 3/4), Severini 5 (1/2, 1/2), Pajola 6 (1/5 da 3), Petrucelli* 5 (1/2, 1/3). All. Pozzecco.
Tiri da due Geo 18/29, Ita 13/21; Tiri da tre Geo 12/29, Ita 16/40; Tiri liberi Geo 12/16, Ita 11/17; Rimbalzi Geo 32 (Shermadini 9), Ita 32 (Ricci 7); Assist Geo 17 (Shengelia 6), Ita 22 (Spissu 8).
Note: Nico Mannion espulso per fallo antisportivo e poi fallo tecnico. Fallo tecnico a Gianmarco Pozzecco.
Arbitri: Ademir Zurapovic (Bosnia Erzegovina), Zdravko Rutesic (Montenegro), Mehmet Karabilecen (Turchia

Show Buttons
Hide Buttons