LA REGGINA BEATRICE MARTINO ED IL QUATTRO SU QUATTRO DELLA CCB
In attesa della prossima sfida,l’ufficio stampa Ccb ha scambiato qualche battuta con Beatrice Martino,prodotto di casa Aleandre, una delle giovani della formazione di serie B.
Nell’ultima partita hai avuto qualche responsabilità in più. Com’è andata?
“Sapevo che quest’anno sarebbe stato un periodo di crescita e cambiamenti, e il fatto che l’impegno richiesto in allenamento e in partita sia aumentato è uno stimolo per migliorare e puntare a obiettivi sempre più importanti. Piano piano sto cercando di dare il mio contributo, anche se in piccola parte.”
Ti aspettavi un inizio con 4 vittorie su 4 partite?
“Sinceramente no. Il gruppo è un punto di partenza fondamentale: senza tutta questa intesa in campo, penso che non saremmo riuscite a raggiungere questi traguardi.”
Qual è un tuo punto di forza e uno di debolezza?
“Mi impegno molto per raggiungere i miei obiettivi, e considero questo un punto di forza. Di contro, sto lavorando sulla gestione delle mie emozioni, che spesso sono il mio più grande ostacolo.”
Hai un giocatore a cui ti ispiri?
“Cerco di osservare attentamente le compagne di squadra più grandi e più esperte, da cui penso di poter imparare molto. Per quanto riguarda i giocatori famosi, non saprei scegliere un solo modello, ma forse direi Caitlin Clark.”
Quanto è difficile coniugare scuola e sport?
“Amo questo sport e aspiro ad arrivare lontano, ma sono anche consapevole del percorso che voglio intraprendere con lo studio. Fare tanti sacrifici, anche perché viaggio 3-4 volte a settimana da Reggio Calabria, mi sta insegnando molto. Tuttavia, sono contenta, perché vedo i frutti di questi sforzi sia nello sport che nello studio”.
Il tuo sogno nel cassetto a livello sportivo?
“Sin da quando sono piccola ho avuto le idee abbastanza chiare sugli obiettivi da raggiungere nel basket, e vivere quest’esperienza è per me già un grande traguardo. Per ora cerco di godermi questo percorso e di migliorare senza affrettare le cose, ma aspiro ad arrivare a livelli ancora più alti, magari anche a competere a livello internazionale.”