LA C UNICA IN CALABRIA NON SI FARA’
La “zommata” si è fatta.
Il Presidente della Fip Calabria,Paolo Surace, ha riunito tutte le squadre di Calabria, dall’Under 17 in sù per testare quella che, probabilmente è stata “l’ultima chiamata” per creare la C unica calabrese.
Immaginate? Rende, Vis,Dierre,Catanzaro,Lamezia insieme a Stingers,Pollino,Gioiese,Bagnara e Botteghelle,tutte insieme,sarebbe stato un sogno.
Lungi da noi voler provare a mettere idealmente le mani nelle tasche delle squadre di Calabria.
Probabilmente l’humus attualmente in essere,economico, gestionale e valoriale, rispecchia l’economia regionale, rispetta l’inferiorità del basket rispetto ad altri sport, la mancata promozione sul territorio, regole e normative con zero ritorno ed la classica “slot machine” citata tante volte, dove, inserisci la moneta e non vinci mai.
Insomma, la Calabria è una regione limitata cestisticamente, inferiore alla maggior parte delle regioni d’Italia ed equiparabile alle sub-regioni,ovvero le piccole regioni dove, in assenza di numeri consoni, dalla C in su si è abituali disputare i campionati con i vicini di casa, da Molise all’Abruzzo,dal Trentino alla Valle d’Aosta.
Regione dove i “saccheggiamenti” giovanili da parte delle altre regioni non fanno più notizia ma sono divenute un abitudine.
Se consideriamo,inoltre che, delle dieci promozioni messe a disposizione dalla Fip, tra Sicilia e Campania nella stagione appena conclusa, neanche una calabrese ha staccato un pass, i segnali di inferiorità sono palesi
L’esito della riunione del 1 giugno 2023,infatti è negativo e probabilmente si è persa una buona occasione di rilancio.
Non era facile convincere le squadre.
Non era facile, provare a mutare le ambizioni o i programmi del club concedendo un salto di categoria che, ad occhio e croce avrebbe duplicato i costi dei club(quantomeno di quelli in arrivo dalla Serie D).
I costi di tasse gara e parametri Nas hanno tenuto alla larga la voglia dei team di Calabria che, ad oggi, attendendo notizie al riguardo e sperando non ci siano forfait, saranno rappresentati in C unica da Dierre Reggio Calabria,Vis Reggio, Catanzaro,Basketball Lamezia e Rende e, attendendo lumi, dagli Stingers, freschi vincitori del campionato di Serie D, anche perché da quel che è trapelato, chi ha vinto la Serie D Sicilia non ha ottenuto l’ammissione alla nuova C Unica(dunque cosa accadrà?).
Toccherà adesso capire se verrà mantenuto il criterio distrettuale(da Catanzaro inclusa in giù con la Sicilia,il resto in Campania) così come da normativa federale.
Sarà un’estate da decodificare. Impossibile pronosticarlo adesso.
Quel che è certo è che, per le società calabresi sarà maggiormente dispendioso giocare la C con altre regioni, all’interno di un “cane che si morde la coda”.
E’ vero che “possedere” una C unica Calabrese avrebbe fatto lievitare i costi di squadre che, ad occhio e croce confermeranno il loro impegno in Serie D(come ad esempio Pollino,Gioiese,Bagnara,Botteghelle ecc) ma, allo stesso tempo, il giocare in un girone “altrui” proporrà livello e costi maggiori per le “reduci”.
C’è della positività in arrivo dalla riunione che, speriamo possa concretizzarsi:la voglia di aderire di nuove formazioni al campionato di Serie D, con progetti giovanili.
Basket Pellaro,Belvedere e Nuovo Basket Soccorso potrebbero essere le new entry.
I numeri di un decennio fa non sono lontanamente paragonabili a quelli di oggi. Quelli di un ventennio, ancora peggio: fare paragoni è qualcosa di inutile e deprimente.
La realtà è questa:una realtà di una Serie D con numeri che non arrivano ad una doppia cifra. Fare Basket con la Fip non conviene più e non da oggi e la Calabria ne è certa e lo si evince da abbandoni e scelte.