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IONICUP NEL SEGNO DI ALINA:PARLA LUCIA ROSSI

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Non potevamo completare il nostro speciale relativo all’evento Ionicup 2024, ascoltando il deus ex machina dell’intera manifestazione, l’instancabile Lucia Rossi.

Anima dei progetti Eutimo della famiglia Schirripa da tanti anni.

Ecco le sue impressionio.

Un resoconto dell’edizione 2024 della Ionicup?

E’ stata un’edizione divertente.

Le nostre aspettative sono sempre alte e spesso pensiamo di non riuscire a raggiungerle ma il sorriso dei “piccoli atleti” ci regala l’illusione di avere colto qualche obiettivo prefissato.

L’importante è cercare di dare il massimo possibile per non avere rimpianti.

Le conferme della presenza delle società partecipanti di anno in anno ci inorgoglisce e ci dà la forza di rimettere in moto la macchina organizzatrice per raggiungere traguardi apparentemente piu ambiziosi”.

L’aneddotto più bello e significativo dell’edizione?

L’episodio più bello e significativo – anche se non si tratta di un vero e proprio aneddoto – è stato l’incontro con la piccola Alina…presso l’ospedale di Locri. Un’esperienza toccante ed arricchente che ha anche coinvolto tutti i partecipanti alla IONICUP, compresi i genitori dei ragazzi che hanno preso parte all’evento sportivo e quasi coetanei di Alina …, scampata al naufragio di Roccella avvenuto nei momenti antecedenti alla nostra kèrmesse. C’è stata una “gara” di solidarietà, che forse è valsa più della competizione sportiva”.

In nove anni, pandemia inclusa quanto è cambiata la vostra struttura organizzativa?

Negli anni la “macchina organizzativa” è sempre più cresciuta nei componenti e nella sua strutturazione, di pari passo alla complessità ed alle esigenze che l’evento richiedeva, richiede e richiederà. La pandemia ha soltanto congelato per qualche anno questo processo di crescita”.

Nell’arco di tutto questo tempo, vedi cambiati i giovani atleti del basket calabrese e nazionale che s’interfacciano di anno in anno?

Qui il discorso è più complesso. La realtà del basket della nostra regione è distante anni luce da altre realtà. Noi speriamo che il confronto con movimenti più evoluti sia uno stimolo a migliorarci”.

Siamo ad un passo dall’edizione della “Stella”,il decimo anno, avete già in mente quale potrebbe essere il sogno legato all’edizione del decennale?

Certamente. Ma non posso fare anticipazioni, altrimenti che sorpresa sarebbe (ride ndr). Un indizio ve lo posso però dare: “Amadeus non ha rinnovato il contratto con la Rai per Sanremo, perché?”

Non possiamo non concludere questa intervista con un pensiero per il Coach Gaetano Gebbia..

Gaetano Gebbia è stato uno dei miei punti fermi nel mondo del basket, e non solo. Ora è molto doloroso accettare il pensiero che non ci sia più. In questi giorni ho letto più volte uno degli ultimi messaggi inviatomi per un evento triste personale che, anche se non riguarda il basket, in questa circostanza si adatta molto bene perché pare essere un ultimo suo saluto, che vorrei con voi condividere:”Quando una persona cui vogliamo bene viene a mancare non servono le parole, solo l’esortazione ad andare avanti affinché la parte migliore di chi vi ha lasciato continui a vivere dentro di noi… ed un forte abbraccio”.

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