IL MANZAO SI RIALZA ALLO SCADERE
Il Manzao, incerottato e ferito dal ko sulla sirena di sette giorni fa con la Pall. Lazio, ritrova il dolce sapore della vittoria, ribaltando il match col Collinetta Boccea all’ultimo respiro, al culmine di una gara giocata interamente in sofferenza e ormai quasi compromessa.
Basket Manzao – CBK Collinetta Boccea 61-60
(7-18; 21-30; 33-42)
Manzao: Di Martino 10, Lopomo 5, Menna, Zoccali 2, Dattola 3, Pisanu ne, Cardinali 10, Sabbetta, Buccheri, Barletta 10, Cresta 6, Viggiano 15. All. Cilione
Collinetta Boccea: Purgatori 7, Goretti 4, Bologna 9, Pacioni 2, Prundaru 8, Di Nicolò 3, Guadagnini 6, Di Nicolò F. 5, Donin 9, Turco 7, D’Angelo. All. Vincenti
Arbitri: Lilli e Pastore di Roma
LA CRONACA: Per il sesto turno della stagione regolare il Manzao ospita il Collinetta Boccea. L’impegno si presenta ostico, visto che coach Cilione deve fronteggiare assenze pesanti (Monda, Rinaldi e Fiacco si uniscono agli indisponibili Lauri e Felici) e condizioni precarie di diversi convocati, il tutto a corollario di una settimana condizionata in palestra, mentre il CBK arriva sul parquet del PalaRinaldi con la voglia di svoltare un avvio di stagione poco fruttuoso in termini di classifica.
Boccea inaugura il referto, ma risponde subito Dattola con un canestro e fallo che, insieme ad un canestro in contropiede di Di Martino porta per la prima (e unica fino ai secondi finali) volta in vantaggio il Manzao (5-3).
Aldilà di questo sprazzo iniziale, nostri ragazzi iniziano il match molto contratti e con mani freddissime in attacco, mentre dall’altra parte il CBK appare più in partita, trovando punti contro la difesa schierata ma anche in transizione.
Menna e Lopomo provano ad alzare la pressione difensiva, ma sono troppi gli errori gratuiti in attacco di una squadra che sembra non trovare ritmo nei giochi, nè sfruttare a pieno le iniziative personali.
Gli ospiti, invece, puniscono sistematicamente le palle perse biancoblù, in particolare con le penetrazioni di Bologna e Prundaru e con le conclusioni dall’arco di Purgatori. La pazienza non governa, d’altro canto, la truppa di Cilione, spesso in ritardo di qualche istante anche sulle palle vaganti e nei cambi difensivi, e sopra la doppia cifra di svantaggio già alla prima sirena (7-18 al 10′).
Ad inizio secondo periodo Viggiano prova a prendere sulle spalle i suoi, giocando con maestria l’uno contro uno in post basso, piazzando tre canestri consecutivi, riducendo però solo minimamente il break (13-21).
Il momento più complesso deve però ancora arrivare, e nè la tripla di Lopomo nè il piazzato di Cresta riescono a ricucire il margine: Boccea gioca con ordine, punendo le rotazioni biancoblù con i suoi tiratori, mentre Turco con un paio di contropiedi su perse banali, certifica le difficoltà locali (18-30). Poco cambia prima dell’intervallo, e al 20′ il Manzao è sotto di 9 lunghezze (21-30).
Coach Cilione prova a scuotere i suoi, che cercano disperatamente di rientrare in gara in avvio di secondo tempo, con il “ritardatario” Barletta che prende in mano le redini del gioco.
Un pizzico di fretta condiziona, però, in questa fase, le offensive biancoblù, non aiutando di certo neppure le basse percentuali dall’arco. Il CBK mantiene il vantaggio (anche +14, 25-39, rintuzzato poi da due canestri dalla spazzatura di Cresta e da una scorribanda di Zoccali) con freddezza dalla lunetta e con un paio di piazzati dei suoi lunghi, approfittando anche di un pò di nervosismo locale dettato dalla frustrazione per i tanti errori. Al 30′ il Manzao non ha ancora rialzato la testa (33-42).
Il quarto periodo, da par suo, si può dividere in due tronconi. Il primo, sostanzialmente non fa che confermare l’inerzia della gara, pienamente in mano agli ospiti, che puniscono ogni ingenuità (un tecnico e un antisportivo) del Manzao, fino, sostanzialmente al 36′, col Boccea avanti di 12, nonostante Viggiano e Barletta cerchino di diminuire il gap.
Ma, mentre la partita sembra trascinarsi stancamente alla sirena conclusiva, il Manzao ribalta tutto con 4 minuti finali di fuoco e del tutto inattesi per quanto fino a quel momento espresso sul campo.
Il pressing misto e quasi disperato a tutto campo finalmente frutta dei recuperi difensivi, Dattola e Di Martino sporcano le traiettorie e Barletta può sfruttare qualche spazio in più, dovuto anche alla stanchezza della difesa ospite sin li molto compatta.
Sulle ali di Barletta, anche Cardinali entra finalmente in partita, sbloccandosi prima dalla lunetta e poi dal campo, firmando in un amen, con canestri d’autore, 10 punti vitali che riportano incredibilmente a contatto il Manzao nell’ultimo minuto di gioco (55-60 al 39′).
È un ultimo giro di lancette in cui succede di tutto: Barletta morde in difesa con un importantissimo recupero e va fino in fondo per il -3 (57-60). Boccea ha la palla per chiudere i giochi, ma adesso le gambe tremano e la pressione forsennata degli esterni di Cilione produce un’altra palla persa, dando al Manzao così almeno un’ultima chance.
Cardinali serve Viggiano, gli arbitri non vedono un contatto falloso ma Di Martino è il più lesto sulla palla vagante, guadagnandosi fallo sul tentativo di tap in a 9″ dallo scadere. Realizza il primo (-2), ma sbaglia il secondo: dalla battaglia a rimbalzo esce vincente Dattola che spizza quanto basta il pallone nelle mani di Barletta, che attacca immediatamente l’area e vede Di Martino smarcato dall’arco, servendolo: Tiberio spara da tre e realizza a 5″ dalla fine, facendo esplodere la gioia biancoblù, col Manzao adesso rocambolescamente in vantaggio di 1 lunghezza (61-60).
Boccea, con ancora sul groppone la botta dell’ultima azione, chiama timeout per provare con l’ultimo tentativo a riprendere per i capelli una partita che sembrava già vinta, mentre i giocatori del Manzao, finalmente sollevati dal peso di un’intera gara ad inseguire, vogliono assolutamente evitare il replay della beffa subita contro la Nuova Lazio.
Il CBK si affida a Turco, che penetra nella selva delle maglie biancoblù, sbagliando la conclusione disperata in precario equilibrio. Suona la sirena, vince il Manzao, 61-60, col cuore, con la voglia di non mollare di fronte alle difficoltà del momento e di una partita giocata tutta in salita di cui rimarrà sicuramente il ricordo di troppi errori, ma ancor di più la feroce e testarda volontà dei nostri ragazzi, che riescono così a portare a casa due punti di platino.