RACCONTI DI VIOLASerie A1SliderStory

“IL GATTO E LA VOLPE”, VI RACCONTO NUCCIO RAINERI

Di Giovanni Mafrici- Tito Messineo racconta il suo compagno di viaggi, Nuccio Raineri, tra aneddoti e racconti straordinari del Mito Viola.

“Una persona gentile ma non solo.

Nuccio Raineri era una persona in gamba, davvero in gamba.

Ho vissuto tanti dirigenti.

Lui ha avuto la straordinaria capacità di essere al fianco dei giocatori senza mai andare contro la società. Riusciva a riunire il pensiero collettivo verso l’obiettivo comune di squadra e società.

Era garbato, signorile ma allo stesso tempo ironico.

Questo suo atteggiamento fu basilare per la Cestistica Piero Viola.

Io e lui ci completavamo, io ero più militare: era un’intesa tacita che serviva per far funzionare il tutto”.

 

Gli episodi? Sono tantissimi, tanti di questi non si possono raccontare.

In epoca targata Tonino Zorzi avevamo organizzato una trasferta in treno.

Coach Zorzi era molto esigente: ad un certo punto, chiese la composizione del treno a Nuccio Raineri.

Era un treno classico con i posti letto vista montagna ed il corridoio vista mare.

Zorzi chiede di fare qualcosa.

Nuccio, con semplicità ed un sorriso stampato sul volto disse:”Coach, arrivati a Villa San Giovanni provvederà a far girare personalmente il treno per far vedere a tutti il nostro splendido mare”. Zorzi lo guardò per qualche secondo, dopo aver capito, iniziò ad urlare tra le risate generali.

 

Ne volete altre? Vi potrei raccontare che a Digione, durante la nostra esperienza in Coppa Korac, non perse mai al Casinò(tutti noi, purtroppo si). Era gioviale, aveva amicizie ovunque complice la sua straordinaria carriera da arbitro di Serie A.

Si trovava molto bene con Kim Hughes(suo compagno di scherzi)e Mark Campanaro. Con Mark erano davvero amici, due complici.

Una volta, tutti e tre, stavano per convincere Stefano Attruia a firmare lo scherzo del secolo, che, per fortuna non si concretizzò(sono fatti che non si possono raccontare ma che i diretti interessati conoscono benissimo).

Era bravo sapete perché? Molto spesso i nostri voli erano tribolati, tra pioggia e maltempo. I velivoli venivano dirottati. Lui, aveva sempre un piano B per farci stare bene.

Un uomo buono che sorrideva sempre.

Sarò ripetitivo ma il Giudice Viola nelle sue scelte non ha mai sbagliato:l’uomo giusto al posto giusto.

Vide lungo anche su quest’incarico.

Aveva un rapporto speciale con Coach Bevenuti e Coach Zorzi in particolar modo ma con il suo sorriso, cosa che io non ho mai avuto o voluto, ammorbidiva tutti.

Era un vero e proprio cuscinetto.

Eravamo il Gatto e la Volpe. Lucio Laganà ci diceva:” voi, siete il Gatto e la Volpe, avete già programmato tutto”.Il finale, sembrava già scritto ma non era assolutamente così.

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