IL DERBY REGGINO LO DECIDE MUSTIATSA: LA VIS BATTE LA DIERRE ALLO SCADERE
Colpaccio da derby per la Vis
Prima vittoria del nuovo corso targato Ciccio Romeo che, alla quarta in sella alla panchina bianco-amaranto e con un roster, “finalmente” a nove uomini, vince il derby reggino, sentitissimo e seguitissimo
Sconfitta che brucia, per le modalità di conclusione e per il canestro allo scadere degli avversari per la Dierre.
La Vis è stata brava a sfruttare il tentativo frettoloso dell’attacco bianco-blu, colpendo allo scadere con l’ucraino Mustiatsa.
Derby vero. La Vis fa esordire il nuovo innesto Filippo Marcone ed ha un roster competitivo(sentito il derby tra i fratelli Romeo)
Dierre con il nuovo innesto Rajcic subito in quintetto ma orfani del Capitano Luca Laganà, in panchina per onor di firma.
Ne viene fuori una partita equilibratissima.
Una gara intensa, vera che ha lasciato l’ennesimo “Sold-Out” del PalaLumaka incollato sui propri posti fino al quarantesimo.
Parte meglio la Vis con Gaetano Romeo funambolico sugli scudi fino al più 7.
Il quindici a zero di parziale Dierre, ripropone l’equilibrio ed è antecedente ad un nuovo vantaggio Vis.
La gara diventa a quale punto un punto a punto generale.
I bianco-blu pagano percentuali al tiro non positive.
La Vis mette un piede avanti nel quarto quarto fino al più sei.
Pandolfi e soci la riaprono, combattendo colpo su colpo, con Ripepi in evidenza, mai domo e sempre combattivo.
Il finale: parità, palla in mano Dierre ed un possesso da gestire fino in fondo.
La tripla di Smorto è frettolosa ed errata: la Vis con un contropiede fulmineo ed una tripla di tabella di Mustiatsa la chiude e firma l’impresa corsara.
Dierre-Vis 69-72 (20-17, 34-34, 54-55)
Dierre: Marcianò, Manisi, Pisapia, Ripepi 15, Romeo 1, Romanò, Pandolfi 14, Rajacic 8, Surfaro, Collier Broms 15, Laganà, Smorto 16. All. Rugolo, Ass. Pandolfi
Vis: Uzun 2, Romeo 18, Marcone 4, Morabito, Mitreski, Mustiatsa 33, Martinez 5, Yusuf 10, Fazzari, Zdravkoviky. All. Romeo, Ass. Gaeta.
Arbitri: Caputo di Lamezia Terme e Loccisano di Cosenza