NBA

I contratti da record delle superstar NBA: quali sono i campioni più pagati oggi?

Il campionato di basket più famoso al mondo è conosciuto per lo spettacolo assoluto che regala agli appassionati e per i contratti da record dei campioni.

Ogni anno le società stabiliscono nuovi primati in termini di ingaggi individuali e costi di trasferimento. Ma quali sono i campioni più pagati della NBA? Scopriamolo insieme in questo approfondimento.

Le dinamiche aconomiche generali e le strategie di squadra

Nella NBA i contratti milionari sono lo specchio dei valori in campo e impattano profondamente sulle dinamiche delle squadre. Ogni decisione deve essere bilanciata con attenzione, soprattutto in relazione alle risorse finanziarie.

Gli stipendi sportivi devono tenere conto di vari fattori tra cui i limiti salariali, eventuali estensioni di contratto e i bonus, anch’essi di primaria rilevanza e spesso di entità significativa. Va detto inoltre che le dinamiche economiche interne, oltre a sancire gli equilibri di campionato, si ripercuotono sulla gestione dello spogliatoio, sollevando talvolta aspettative e pressioni considerevoli.

I Boston Celtics e la gestione degli stipendi elevati

Tra le franchigie più prestigiose della NBA figurano i Boston Celtics, che sono riusciti ad adottare un approccio strategico nella costruzione del roster. Mantenere armonia tra giovani talenti promettenti e star affermate non è facile ma la società si è mossa molto bene. Solo per citare due esempi, Jayson Tatum e Jaylen Brown sono considerati centrali nel piano di investimento.

Tatum ha firmato un rinnovo contrattuale vertiginoso, a partire proprio dalla stagione prossima del 2025-2026. I biancoverdi hanno siglato un’intesa di 5 anni per ben 314 milioni di dollari. Si tratta del primo atleta a superare la soglia di 70 milioni annui, che saranno ripartiti progressivamente, con 35 milioni per l’annualità che sta per iniziare, entrando poi a regime salariale quasi completo, salendo oltre i 54 milioni l’anno.

L’altro elemento che ci sentiamo di sottolineare e che riguarda tutte le superstar, è il compenso netto. Le tasse ovviamente devono essere calcolate e variano sensibilmente tra i diversi stati americani. In questa classifica di Paperoni della NBA figura al secondo posto Jaylen Brown con 304 milioni.

La top 10 degli stipendi più ricchi

Al terzo posto, subito dopo Jayson Tatum e Jaylen Brown, troviamo Nikola Jokic, in forza ai Denver Nuggets. Il riconoscimento formale arriva come effetto diretto del ruolo cruciale nelle ottime prestazioni della squadra. Il campione riceverà un salario di tutto rispetto che si attesta intorno a 55,2 milioni di dollari su base annua.

Di poco inferiore è la paga che percepiranno Devin Booker dei Phoenix Suns e Karl-Anthony Towns dei Minnesota Timberwolves, a pari merito con 55,1 milioni ciascuno.

Oltre ai talenti già richiamati, sopra la soglia dei $50 milioni, troviamo anche Stephen Curry dei Golden State Warriors con $53.8 milioni, Joel Embiid dei Philadelphia 76ers con $53.3 milioni, Paul George dei Philadelphia 76ers con $52.9 milioni e Bradley Beal dei Phoenix Suns con $50.2 milioni.

Poco al di sotto del tetto dei $50 milioni compare Kawhi Leonard dei Los Angeles Clippers con $49.8 milioni, mentre Anthony Edwards dei Minnesota Timberwolves e Tyrese Haliburton degli Indiana Pacers chiudono la top 10 con $48.9 milioni ciascuno.

Come bilanciare investimenti e successi

La capacità di una squadra di NBA di attrarre i migliori campioni e trattenere quelli che contribuiscono in campo a fare la differenza, è strettamente correlata alla lungimiranza e alla solidità finanziaria. Come confermano i colleghi di pronosticibasket.com, costruire una rosa altamente competitiva restando all’interno del salary cap è un imperativo categorico ma talvolta prevalgono le ambizioni.

Team come Phoenix Suns e Los Angeles Clippers che ospitano giocatori con i contratti tra i più pagati dell’NBA, tra cui Bradley Beal e Kawhi Leonard, perciò, devono far quadrare i conti alla fine dell’anno.

Altre realtà come i Golden State Warriors hanno saputo sfruttare la posizione di mercato favorevole e la storia del club per tesserare star come Stephen Curry.

Anche le squadre emergenti devono ponderare l’esposizione economica evitando di cadere nella trappola dei contratti onerosi che potrebbero limitare in maniera determinante le possibilità future.

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