Finalmente è C Reg per il Soccorso
Una delle principali notizie della settimana è senza dubbio la conferma della promozione in C Regionale del Nuovo Basket Soccorso.L’uomo più prolifico della storia della compagine parrocchiale cosa ne pensa?
R: Sicuramente è una grande soddisfazione poter cercare di difendere sul campo questa C2 che ci siamo concquistati con grande merito,la società ha fatto degli sforzi notevoli per permettere al progetto Soccorso di poter assumere dei connotati di maggior spessore partecipando a questa categoria.Se si pensa da dove è partito questo gruppo di ragazzi fantastici che da soli gestiscono una società in un mondo come la pallacanestro dove ormai è diventato quasi impossibile riuscire a progettare qualcosa di positivo,mi viene solo da dire che disputare un campionato così importante deve essere motivo di orgoglio sia per loro,intesi come società,sia per tutti noi giocatori e l’ambiente che ci segue e sostiene.
Per te la C è una nuova sfida da vincere.Sei carico?
R: Sono molto carico e pieno di entusiasmo,ho sfiorato diverse volte la C2 in questi anni,ma per remore di studio non me la sono mai sentita di intraprendere questo campionato che porta via molto tempo.Quest’anno però non potevo esimermi,anche perchè nelle serie minori penso di aver dimostrato tutto quindi c’era bisogno anche di nuove sfide come questa e non vedo l’ora di poter dimostrare di essere in grado di guidare la mia squadra anche in un campionato di livello superiore e sono molto curioso di capire che tipo d’impatto potrò avere con questo campionato.
Che formazione pensi allestirà la tua dirigenza?
R: Sicuramente bisogna confrontarsi con una realtà economica che non ci permette di fare voli pindarici sul mercato,dovremo fare un pò di necessità virtù,ma mi fido ciecamente del nostro general manager,allenatore e factotum Vincenzo Tripodi e degli altri ragazzi,che ogni anno con molta fantasia riescono sempre a districarsi benissimo sul mercato.Per forza di cose l’obiettivo sarà quello di fare una squadra giovane e piena di entusiasmo,cercando di far entrare subito i nuovi nello spirito Soccorso,e cercando dei giocatori adatti al credo cestistico che ha sempre accompagnato la nostra squadra fatto di difesa aggressiva,contropiede e ritmi alti.
Canestri all’aperto.Sei da sempre un grande sostenitore dei playground.Qualche proposta?
R:E’ sotto gli occhi di tutti che le strutture mancano,questo è sicuramente un problema grave per incentivare e avvicinare i ragazzi alla pallacanestro,infatti i playground sono un viatico molto importante in tal senso.Penso che Reggio sia piena di luoghi semi abbandonati come piazzette o campetti dove poter inserire dei canestri permettendo così una rivalutazione anche del luogo oltre che la possibilità di avere sano divertimento.Speriamo che qualcuno dai piani alti possa riuscire a capire come lo sport molte volte sia uno degli elementi fondamentali per contribuire alla crescita di contesti socio culturali diffiicili come il nostro.
Intervista di Giovanni Mafrici per Reggioacanestro.com