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EMANUEL GINOBILI

Per due anni Reggio Calabria ha ospitato, anzi ha adottato, un giovanotto di 20 anni originario della cittadina  argentina di Bahia Blanca scoperto da Coach Gaetano Gebbia.
Questo ragazzo dal naso aquilino aveva una piccola dote: sapeva giocare a basket come mai nessuno ha fatto in riva allo stretto.
E quanto ci ha messo la città ad innamorarsi di lui?  Meno di un attimo!

 

I tifosi neroarancio hanno subito intuito di avere fra le mani una specie di cometa di Halley che passa una volta ogni venti lustri.
E questo legame fra la città dello stretto e Manu Ginobili non si è ancora spezzato nonostante i successi prima a Bologna, poi agli Spurs, senza dimenticare le incredibili avventure con la nazionale Argentina in compagnia di tanti altri grandi ex Viola come Sconochini,Montecchia e Delfino.

No, non è un giocatore qualsiasi, ma un esempio da seguire per chi pratica qualsiasi tipo di sport.

A Buenos Aires è stata eretta una statua in suo onore: A Reggio, si pensa riflette costantemente sul dedicare qualcosa di cestisticamente importante al suo maestro italiano, scomparso qualche giorno fa.

Indimenticabile il sul ritorno in riva allo stretto

 

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