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DAL BASKET AL FUTSAL AL..TENNIS.LA BELLA STORIA DEL POLISPORTIVO FIORENZA

Di Luigi Gangeri – Torniamo a parlare di Silvio Fiorenza, del quale già abbiamo raccontato qualche giorno fa in occasione della semifinale Master di Tennis nella quale è riuscito a superare l’Evergreen Fabio Cilione.
Fiorenza è riuscito successivamente a trionfare anche in finale divenendo così campione regionale della competizione tennistica. Queste le sue parole dopo la vittoria:

Il torneo manda in scena i migliori 8 classificati di tutte le province della Calabria per categoria , dove ne sono usciti in questo caso i due finalisti che accederanno al Master nazionale che si terrà a Roma nei primi di Maggio.

È una formula che, per la prima volta, mi ha dato la possibilità di partecipare poiché l’ultima volta chi aveva il punteggio più alto in Regione accedeva direttamente ai nazionali .

Questa volta, invece, sono sceso in campo e fortunatamente ho consolidato la mia posizione nella mia categoria arrivando a conquistare il titolo giocando“.

E Fabio ?

“Parlare di Fabio per me è come parlare di un fratello più grande . È una persona che ho sempre stimato fin dai tempi del Basket , di un’educazione fuori dal comune e di un fairplay sportivo che ti fa scendere in campo con il sorriso, sapendo che bisognerà solo pensare a divertirsi e mai pensare che si possa accendere una polemica.

Un avversario che incontrerei altre 1000 volte (anche perché mi porta fortuna quando le nostre strade si incontrano ) … a parte la battuta tra parentesi , in questa ultima sfida il mio pensiero in campo era che avrei preferito incontrare qualcun altro e con lui magari giocarci la finale , sapendo di avere entrambi il posto garantito per i nazionali. Lui più di me sicuramente ha sofferto la superficie , diversa dalla solita terra alla quale siamo abituati e quindi sicuramente alla fine sono stato più agevolato di lui nel risultato finale. Per quanto riguarda la finale non ero al meglio fisicamente , ma avevo una tattica di gioco ben chiara fin dall’inizio dato che nel riscaldamento avevo capito che tecnicamente il mio avversario era più forte di me e ancora di più abituato a giocare in quel campo dato che giocava in casa: fare uno sforzo per portarmi avanti nel primo set e quindi già assicurarmi che nei peggiori dei modi mi garantivo ,qualora avessi perso il secondo set , la possibilità di giocarmi tutto nel terzo set che consisteva in un tiebreak a 7 punti . Praticamente tutto è avvenuto come ausipicavo : primo set vinto 6 3, il secondo con un netto calo fisico e a metà set entrato in una fase di studio per come dovevo giocarmi il terzo ho perso 6 0 . Ma ero comunque tranquillo e fiducioso che avrei vinto ,poiché avevo nel frattempo recuperato le energie e cosa più importante avevo capito come chiudere i punti senza troppo sforzo nel momento clou . Il risultato 7 a 3 nel decisivo set è frutto di una scelta tattica e tecnica ben ponderata per tutta la partita e ne sono orgoglioso di questo perché se c è una cosa che “pretende” il tennis , dove sei solo con te stesso , è che la calma e le scelte mentali che dovrai mettere in pratica sono fondamentali per raggiungere il tuo obiettivo.
Detto ciò, a margine dell’obiettivo raggiunto che mi ero posto , sono fiero che sia arrivato in così breve tempo , poiché mi piace sottolineare che io in questa disciplina sono dentro da poco e senza aver mai preso una lezione in vita mia da nessun maestro. Riuscire a battere avversari che hanno giocato o che continuano ad allenarsi è la sfida che più mi carica e mi porta ad essere concentrato durante i tornei , e i risultati ottenuti mi ripagano di tutta la fatica, sudore e soprattutto acciacchi dettati dal corpo ormai logorato e di una vita passata sui campi di gioco di tutti gli sport più praticati in Calabria”.

E invece cosa ne pensi del basket calabrese in questo periodo storico,
In riferimento anche ad un movimento giovanile in ascesa fino ad un Csi sempre più competitivo?”

“Il discorso basket avrebbe bisogno di tantissime ora di analisi ma sinteticamente penso che la difficoltà del movimento giovanile dipende da fattori che riguardano scelte di federazione e credo anche dai giovani di oggi che sono meno propensi al sacrificio e più attenti ad una vita sui social e altri tipi di distrazione ; non mi sorprende il movimento Csi perché ancora legato a molte persone che ho avuto il piacere di incontrare nella mia gioventù e che ancora hanno quella “garra” che contraddistingue gli atleti con più esperienza…ovviamente se coadiuvato da un buon mix di giovani , si esaltano ancora di più ma soprattutto tengono in vita uno sport che regala e regalerà sempre emozioni più di qualunque altro. Il primo amore non si dimentica mai e se ho avuto successo nelle altre discipline lo devo sicuramente alla palla a spicchi che mi ha fatto entrare più velocemente nei meccanismi di certe dinamiche che possono essere un plus ultra nelle altre discipline”.

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