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COACH GAETANO….GRAZIE!

Un dolore troppo forte.
Un dolore che, con un pizzico di razionalità, ci fa capire quanto siamo stati fortunati nel poter vivere da vicino una persona così straordinaria.

 

Un allenatore incredibile, un missionario della palla a spicchi, uno studioso ed innovatore che leggeremo sui libri della storia del basket.
E’ un onore per la città di Reggio Calabria averlo come cittadino, partito giovanissimo dalla sua Ragusa, attivo e sempre pronto e propositivo.Un vanto assoluto: oggi, a poche ore dalla sua scomparsa, combattendo come un gladiatore un male troppo prepotente, la città di Reggio deve, e dovrà tantissimo ad una figura gigantesca, idem il basket italiano.

Silenzioso, tremendamente efficace.
Innovatore, mai banale o scontato.
Una persona dolce che con lo studio e il dialogo provava a cambiare e migliorare il  mondo.
Attento, su tutti gli aspetti del suo mondo, la pallacanestro e della città che lo ha scelto, nel segno di due colori, il nero e l’arancio, capaci di farlo decollare, con meriti ed applausi, al comando del basket giovanile italiano per un decennio.
I migliaia messaggi di cordoglio e di ricordo, di una figura così statuaria, da parte di “mostri sacri” della pallacanestro come Ettore Messina,Sergio Scariolo, Ale Montecchia, Sandro Santoro,Mark Campanaro,Brent Scott o il “suo” Manu Ginobili, sono solamente parte di una sintesi estrema di vita, vissuta nel migliorare il suo basket, momento dopo momento.

Partito dalla Sicilia, dalla sua Ragusa, passato dalla Stella Azzurra Roma, inizia a lavorare per la Viola Reggio Calabria a partire dal 1983, come assistente della prima squadra e come responsabile del settore giovanile con Coach Gianfranco Benvenuti capo allenatore.(indimenticabile il suo esordio da capo allenatore nella gara di Treviso contro la Benetton in A1).
Sempre contro Treviso, battuta in finale, ha scritto la pagina più alta di sempre del basket reggino, il titolo italiano, categoria “Cadetti”, ottenuta nel 1995.

Gli viene affidata la guida tecnica della squadra a partire dalla stagione 1996/97.
Vince la A2 nella memorabile sfida vinta contro Biella e, successivamente firma il miglior piazzamento della storia della Viola nella massima serie del basket italiano(99-2000 con Manu,Oliver,Santoro ecc).

Dopo aver salutato la Viola, Gebbia è stato coordinatore tecnico delle squadre nazionali giovanili italiane, ed anche tecnico della Nazionale Under 16 vedendo crescere davanti a se, talenti come Belinelli, Datome,Gallinari e Bargnani.

E’ un grandissimo scopritore di talenti, vi basti pensare che la prima esperienza in Italia di uno sconosciuto Manu Ginobili è opera sua al cento per cento.
Scovò il pluricampione Nba Ben Wallace, ancora troppo acerbo, prima di salutarlo per il più “pronto” Mike Brown. Spedì dalle giovanili alla nazionale A, ragazzi cresciuti “in casa” come Seby Grasso.
Firmò, miracoli su miracoli ma, a dirla tutta, i miracoli più grandi sono tangibili nelle qualità di chi, formatosi sotto i suoi dettami, oggi, è un professionista affermato in tutto il mondo, un chirurgo di grido o più semplicemente, una persona per bene, onesta o un papà con la testa sulle spalle.

Nel 1995 dopo l’exploit scudetto con il Pg Modena, serbatoio della Viola, divenne Assistente della Nazionale Juniores ai Campionati Mondiali in Grecia.
Nel 1997 è assistente della Nazionale ai Campionati Europei in Spagna (medaglia d’argento). Nel 2001 è assistente della Nazionale ai Giochi del Mediterraneo in Tunisia (medaglia di bronzo). Dal 2001 al 2006 è Responsabile Tecnico del Settore Squadre Nazionali Giovanili ed ha allenato le squadre Under 20, Under 18 ed Under 16.
Ideatore del Progetto di Qualificazione Nazionale finalizzato al reclutamento ed all’addestramento dei migliori giovani su tutto il territorio nazionale.
Per anni ha collaborato con il Settore Giovanile e con il CNA per i programmi dei corsi di formazione per allenatori. È stato inoltre docente di Teoria, Tecnica e Didattica della Pallacanestro nel corso di laurea in Scienze Motorie dell’Università di Catanzaro ed altre collaborazione con altri istituti di formazione e metodologia dello sport.
Ha scritto svariati volumi sul mondo del basket, uno, in particolar modo, ricordando i metodi di allenamento del Professore Tracuzzi, allenatore della Nazionale passato, anch’egli dalla Viola partendo dalla Sicilia.

Grazie al suo impegno cittadino, lo storico PalaBotteghelle è stato intitolato alla memoria del compianto Gianfranco Benvenuti, suo mentore.
Sempre grazie al medesimo e coraggioso impegno, targato ViolaInside, è sorta sul lungomare Falcomatà di Reggio, una statua dedicata a Massimo Mazzetto denominata “Il dono”.
Non ultima l’iniziativa neroarancio per celebrare i quarant’anni dalla prima storica promozione in A, alla presenza del mito statunitense Cj Kupec.
Ha continuato con impegno e professionalità la sua attività da Coach, a servizio della Lumaka Reggio Calabria, occupandosi di basket giovanile con la passione e l’intensità di sempre, con tanto cuore e voglia di aiutare il prossimo.
Il primo maggio 2023, ha ricevuto un premio ripensando all’importanza che i maestri hanno avuto, hanno e avranno nella formazione personale e tecnica degli allenatori.
Un ideale “passaggio di testimone” tra Carlo Recalcati ed il Coach Gebbia che sottolinea implicitamente l’importanza di essere riconoscenti e avere memoria.
La sua ultima “uscita in pubblico” è stata iconica di una carriera strepitosa: aveva ricevuto la Targa d’Onore della Fip, massima onorificenza federale dalle mani del Presidente Fip Sicilia, Cristina Correnti, in un magico pomeriggio reggino.
Tutti noi, dobbiamo dire un Grazie sentito, essendo migliorati, cestisticamente ed umanamente, a cospetto di una persona così bella.

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