CIAO GUSTAVO, NON TI DIMENTICHEREMO MAI!
Eravamo consapevoli di dover, purtroppo scrivere queste righe.
Ne eravamo consapevoli da tempo, ma abbiamo sempre sperato che tu, ricomparissi, magari in Diretta, all’improvviso, come è accaduto non troppo tempo fa, per parlare della tua Viola, della tua Reggio, della tua gente alla quale hai sempre regalato sorrisi, autografi e spettacolo.
E’ il recordman di presenze in canotta Viola Reggio Calabria di sempre ci ha lasciati.
Se ne va una persona bellissima prima che uno straordinario atleta dopo. Un marito esemplare ed un papà meraviglioso.
Insomma:il basket, la sua gente, i suoi tifosi, hanno perso il sorriso unico ed irripetibile di Gustavo Tolotti.
Argento azzurro ai Goodwill Games nel 1994 con la Nazionale.
Ala-centro di 207 centimetri, il suo nome è strettamente legato a quello della Viola nella quale ha militato per 12 anni, a cavallo tra gli anni ottanta e novanta, divenendone un’autentica bandiera, un mito dentro e fuori dal campo.
Resistendo alle problematiche più disparate e diventando un vero e proprio mito cittadino.Dalla Standa alla Panasonic,dalla Pfizer a Piazza Italia: lui c’è sempre stato e se non c’era era perché era stato “ceduto” alle strapotenza del periodo grazie al suo enorme valore per risanare le casse del club per poi ritornare dalla porta principale.
Venne ingaggiato dalla Sebastiani Rieti dove militava in compagnia di Joe Bryant, seguendo la crescita del piccolo Kobe.
Oltre a Reggio Calabria, Tolotti giocò con il Messaggero Roma, Sebastiani Rieti, Basket Roseto e Andrea Costa Imola.
Leggendaria l’azione, tutt’altro che fantasiosa della sua stoppata nei confronti di sua maestà Michael Jordan durante un tour della Nike a Bormio.
Se ne va il migliore, una persona con la P maiuscola, unica e speciale.