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CESTISTICA PIERO VIOLA REUNION, 1978-79, 1979-80, QUANTE EMOZIONI

Di Giovanni Mafrici – Emozioni a raffica? Si, anche di più.

Reggio Calabria è città di “reunion”.

I giornali on line ed i cartacei pullulano di incontri a distanza di anni e anni tra compagni di scuola, di classe, d’università.

L’anno scorso toccò al settore giovanile della grande Viola grazie all’ennesima intuizione vincente di Coach Gaetano Gebbia.

Questa volta, però, la réunion è evocativa, e tutta cuore e riguarda, un gruppo specifico.

La Cestistica Piero Viola a cavallo degli anni settanta e ottanta.

Il deus ex machina dell’organizzazione è stato Luigi Tuccio, figlio dell’allora Presidente Giuseppe: il più emozionato di tutti nel vedere, dal vivo e tutti insieme i propri beniamini.

 

Appuntamento sul lungomare Falcomatà: se qualche ora prima, grazie al “Calciomercato l’Originale£, riuscitissima trasmissione di Sky, gli sportivi hanno potuto abbracciare mostri sacri della storia del Calcio Italiano come Bergomi,Zenga ed Aldo Serena, lo schieramento cestistico neroarancio era da brividi per chi ha vissuto quegli anni.

Luigi Tuccio era un bambino, idem, a proposito di “Che anni quegli anni”,libro che racconta con cura la storia della Viola, l’autore dello stesso, il giornalista Giusva Branca, pronto a tirare fuori aneddoti, ricordi, canestri, nomi performances.

Da Napoleone a Castorina, da Malagoli a Cerioni.

E loro? Come se non fosse passato mezzo secondo dai tempi dello Scatolone.

Presenti: Enzo Putortì, Capitan Massimo Bianchi, nel ruolo di Veterano leggendario Peppe Melito, Umberto Gira,Gigi Rossi, Salvatore Canale, Vinicio Mossali e Mario Porto, in versione Under e Loris Paiusco in collegamento Whatzapp.

Vite diverse, percorsi diversi ma, uniti, ieri come oggi.

In un momento così difficile per la storia neroarancio, complici le perdite a ripetizione negli ultimi anni, dal Giudice Viola a Gianni Scambia, da Gus Tolotti (ed Angela) passando per Nicola Saccà, Fabio Papagiorgio, Pippo Borzì, Gaetano Gebbia e Joe Bryant, riscoprire i sorrisi e gli abbracci di chi ha scritto la storia è qualcosa di estremamente significativo.

Che anno era?

La riunione in questione era riguardante le sue stagioni di Vinicio Mossali in riva allo stretto.

L’ex Rimini e Sassari è legatissimo a Reggio Calabria e giocò per due stagioni alla Viola, formative a livello sportivo ed umano.

Nella stagione 1978-1979, in scena, alla corte di Coach Filippo Faina, ex allenatore delle scarpette rosse dell’Olimpia Milano c’erano il glorioso Loris Paiusco, Capitan Bianchi, Gigi Rossi, Pippo Borzì,Vinicio Mossali, Sergio Bongo Borlenghi, Enzo Putortì, Volpe, Salvatore Canale e Fabio Papagiorgio.

Stesso roster o quasi nella stagione successiva, con l’aggiunta della gloria del basket italiano, l’olimpico Mauro Cerioni, più Inferrera e Errico.

Aneddoti? Quanti ne volete.

Dal tifosissimo Signor Callea, non vedente e reduce dalla Seconda Guerra Mondiale che, fu fondamentale per “l’obiezione di coscienza”, sostitutiva del Servizio di Leva obbligatorio di tantissimi protagonisti di quelle stagioni.

Signore che, seppur non vedente al cento per cento, parlava di schemi, difese miste e minuziosi dettagli tecnici.

Di Coach “particolari”, pronti ad incitare i propri giocatori nell’impattare l’assetto difensivo con una difesa “3-2-1”

Il racconto delle performance atletiche di “Babbo” Modafferi, glorioso pioniere del basket reggino e della Viola che, per recarsi alla Preparazione fisica, invece, di utilizzare un comune mezzo di locomozione, utilizzava la “barca a remi” percorrendo a tempo da record la tratta Ravagnese-Pentimele.

L’arrivo dei “milanesi” in piena sinergia con l’Olimpia Milano: gli allenamenti, con chi, tornando a casa d’inverno vestiva con il pigiama da notte sotto la tuta.

Il ricordo commosso del glorioso Nicola Saccà, match winner in una combattutissima sfida in quel di Maddaloni, mai spaventato dall’assordante e caldo tifo campano pronto a realizzare un due su due da sogno, con tanto di invasione di campo generale di tutto il pubblico locale.

Gli aneddoti sull’arrivo a Reggio dei primi “forestieri”, da Messina, Mazzagatti(pronto a reclamare “Equilibrio” ad ogni azione), Miceli e Del Nostro.

I locali reggini e gli esercizi commerciali che non esistono più, dalla Pizzeria Conti, all Roof Garden, dal Pikkaboo al Berimbau Sound e non solo.

I primi amori, le prime discoteche, le prime e vere follower reali dell’epoca, i compagni e gli amici di sempre.

Un tuffo entusiasmante di un basket che non esiste più, con tanti ricordi che vanno salvaguardati, giorno per giorno.

E’ totalmente inutile iniziare ad urlare “La storia siamo noi”, alla De Gregori: ogni passo, giusto o sbagliato, ogni stagione sono state basilari per la costruzione del Mito Viola e della tradizione cestistica della città di Reggio Calabria che dura ed è vivo ancora oggi, pronti per la stagione 2024-2025.

     

 

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