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BASKET: SI RIPARTE O NO? IN TEORIA, CON TAMPONI FATTI CI SI PUO’ GIA ALLENARE

Tanti dubbi sulla reale partenza dei campionati. Le società guarderanno ai bilanci o scenderanno in campo ugualmente?

Quante e quali società di basket calabresi,già iscritte ai campionati regionali(oggi d’interesse nazionale), hanno i mezzi economici e l’organizzazione per attivare i protocolli sanitari anti-covid che prevedono visite e tamponi prima delle partite? 

Nel giorno post-protocollo, nel giorno dove, teoricamente e seguendo la normativa è possibile rientrare in palestra, i dubbi sono parecchi.

In sintesi, tra le società cestistiche calabresi,quelle che partecipano ai tornei regionali, maschili e femminili, e giovanili, probabilmente pochissime, se non nessuna avranno la forza di rientrare, ma, il campo, probabilmente anche il prossimo Consiglio Federale programmato per il 29 di Gennaio e le tasche dei club lo diranno. 

In sintesi: si avvicina inesorabilmente la possibilità di chiudere la stagione prima ancora di cominciarla.

Dopo la coraggiosa l’iniziativa della FIP che ha ottenuto dal CONI il riconoscimento di tali campionati come attività a livello nazionale, la stessa Federbasket ha fissato al prossimo 7 marzo la data ultima per avviare i tornei agonistici. 

I comitati regionali che non riusciranno a far partire i campionati con un minimo 14 partite garantite, esclusi i play­off e i play­out, rimanderanno squadre e cestisti in campo alla prossima stagione, quella 2021/2022.

Il riconoscimento di attività a livello nazionale e i relativi protocolli sanitari avrebbero permesso altro ma le società non sono in grado di sostenerne i costi supplementari a quelli di una normale gestione sportiva. 

Ecco perché si sta ancora tutti alla finestra, anche per l’incertezza che nasce dall’evoluzione epidemiologica della pandemia.

La data ultima di domenica 7 marzo è sempre più vicina. 

Per consentire agli atleti di arrivare a quel minimo di preparazione necessario a evitare infortuni particolarmente gravi dopo il lungo periodo di inattività, occorreranno almeno 30/45 giorni. 

Da oggi al 7 marzo mancano esattamente 45 giorni e questo significa che già adesso protocolli sanitari e relativi preventivi di spesa dovrebbero essere già sui tavoli dirigenziali delle società.

Senza campionati regionali dilettantistici e senza promozioni, si realizza ufficialmente, in maniera automatica e senza che nessun Consiglio Federale lo stabilisca, il blocco delle retrocessioni. 

In sintesi, è vero potrebbe partire la C Gold ( Campania) o campionati simbolici a 5,6 squadre, ma probabilmente sarebbe stato meglio ripartire al momento giusto che, in questo momento così complesso è realmente indecifrabile.

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