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AREA TEMPIETTO, MENO UNO. PERCHE’ LA GENTE CONTINUA AD ENTRARE?

Area Tempietto meno uno.

A vederla da fuori, è un’opera sensazionale.

Gli amanti di basket, vento permettendo, avranno a disposizione un Playground con tutti i crismi.

Si, probabilmente si poteva chiedere ancor di più con i tabelloni in plexiglass modello San Diego, o con il volto del Black Mamba ritratto sul rettangolo di gioco.

Si poteva avere una statua di Gaetano Gebbia (e probabilmente ci sarà tempo anche per quello)a bordo campo, ma, in realtà, mai rifiutare qualcosa di così bello.

Panorama mozzafiato e playground unito ad un’area giochi unica che verrà presentata sabato 24 agosto, dunque, 24 8, ricordando la numerazione ai Los Angeles Lakers, del compianto campione Nba passato in gioventù dalla Viola Reggio Calabria seguendo le orme del papà Joe.

L’orario d’apertura, con autorità presenti e attività cestistiche già previste è per le ore 17.30 anche se, nonostante il post social del sindaco Falcomatà, che avvisa della presenza di videocamere già attive collegate con i vigili urbani, l’area cantiere, recintata e non accessibile., è diventata preda di cittadini inqualificabili che, in un numero cospicuo stanno già testando il tutto, senza alcun rispetto.

Leggiamo la missiva social davvero interessante

Capisci che non c’è speranza per questa città quando vedi la zona nuova del Tempietto, ancora in cantiere e di conseguenza chiusa al pubblico, invasa da centinaia di persone che hanno divelto le recinzioni e sono entrate per sostare, passeggiare, giocare, fare allenamento. Vedere genitori con figli dentro quell’area (chiusa al pubblico, ripeto), vederli entrare a fatica da buchi di fortuna creati nella recinzione di ferro mi fa, ancora una volta, perdere ogni pensiero positivo verso il genere umano: doppiamente idioti perché, mi rivolgo ai genitori, siete in un’ area cantiere e se i vostri figli si fanno male potete attaccarvi al tram perché siete pure palesemente in torto; cosa ancora più grave, quale esempio date ai vostri figli riguardo al rispetto delle normali regole civili? Io personalmente vi schederei e vi manderei i servizi sociali, ma ahimè so che non servirebbe a niente nelle vostre teste bacate. 

E come sempre accade, quando il cittadino medio non arriva a capire un concetto semplice, ecco che deve arrivare la polizia a fare sgomberare l’area interessata. 

E quando semplicemente ho fatto notare ad un gruppo di ragazzi che quella è una zona di cantiere non accessibile, la risposta mi ha ancora di più fatto cadere le braccia: “tanto torneremo non appena se ne andrà la polizia, loro ci cacciano e noi rientriamo, le regole non le rispetta nessuno”. 

FINE DELLA STORIA

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