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ALLE OLIMPIADI, CON LA MAGLIA DELLA VIOLA REGGIO CALABRIA, IL RACCONTO DI GIANLUCA ROMEO

Francia contro Germania alle ore 17.30, Usa contro Serbia alle ore 21 nel programma del giovedì nello Olimpiadi di Parigi.
Lebron e soci, ovviamente iper favoriti, specialmente dapo l’ennesima maxi vittoria, questa volta contro il Brasile, ma attenti alle sorprese.
Nei quarti clamorose vittorie di Francia e Germania.
I transalpini battendo Canada 82 a 73(in evidenza assoluta Cordinier, Yabusele e Fournier), i tedeschi, con un Schroeder sensazionale superando la Grecia di Giannis Antetokumpo.La Serbia,invece, prossima avversaria del Dream Team dei giorni nostri ha superato l’Australia 95 a 90.
Continuiamo il nostro tour: a Lille, era presente, con tanto di canotta della Viola Basket, Gianluca Romeo.
Professionista reggino, trapiantato, ormai da tanti anni ad Arezzo.
Giocatore di buon livello tra il Cap del Professore Melara e l’Olympic Club della famiglia Sant’Ambrogio.
Ecco le sue impressioni.

Che aria si respira alle Olimpiadi?

“Fantastica.
Lo si percepisce sin da subito.
A Lille, c’era un aria pazzesca.
Il tutto è organizzato nel migliore dei modi.
Il Villaggio Olimpico è un punto di aggregazione importante.
Personalmente, ero vestito con la canotta della Viola e la mia maglia, diventava modo di potermi interfacciare con altri tifosi in arrivo da tutto il mondo.
Gli amanti del basket in amarcord, rimarranno sorpresi, nel constatare che, durante il mio tour, ho parlato a lungo con un tifoso della Juvecaserta che vestiva una storica canotta di Nando Gentile della Juvecaserta.
Insieme, ci siamo promessi di ritornare in Serie A.
Ho visto Francia – Germania: tifavo per i transalpini perchè ho tanti colleghi di lavoro Francesi.”

 

Che partite hai visto?

“Francia Germania e Usa contro Portorico.
Avevo comprato i biglietti moltissimo tempo prima e non potevo sapere prima chi avrei visto.
Fosse stato Sud Sudan o Serbia, non sarebbe stato male comunque.
Francia-Germania è stata molto sentita.
27 mila persone al Palasport e gara, anche grazie al fattore campo, molto partecipata.
Gli Usa,invece, hanno preso il largo sin da subito, ma vedere tutti questi idoli, tutti insieme, è davvero qualcosa di unico che possa capitare ad un appassionato”.

Meglio il Dream Team 92 o l’attuale Team Usa?

“E’ un problema generazionale e credo che, quelli della nostra generazione siano totalmente inarrivabili.
Michael Jordan, Magic, Larry Bird, non si battono.
E’ chiaro che, vedere un giocatore come Lebron James, mantenere quel livello di gioco a 39 anni è qualcosa di mai visto.
Il Dream Team del ’92 dava spettacolo perennemente, la squadra a stelle e strisce di oggi, non ha quel livello di showtime così costante, anche se ha sprazzi di assoluta grandezza”

Il giocatore e la squadra che hai visto e che ti hanno maggiormente impressionato?

“La Germania.
Tanta caratura, giocano bene.
Vincere davanti al pubblico avverso non era facile.
Mi hanno impressionato due giocatori in particolar modo: Schroeder e Vagner.
La schiacciata di Vagner, in mezzo a mezza difesa della Francia ha fatto balzare tutti in piedi.
Davvero un gran bel giocatore”.

 

Da tifoso “da lontano” che stagione ti aspetti dalla nuova Pallacanestro Viola, stai continuando a seguirla?

“La seguo, la seguo sempre.
Mi piace molto il modus operandi dei tasselli e dei passi giusti al momento giusto.
Secondo me è il giusto processo.
Sono finiti i tempi dei “Magnati”,quelli del tutto e subito.
Abbiamo un bel roster, sono molto curioso di vederli: giovani, atletici, mi piace molto.
A dirla tutta, anche la squadra dell’anno scorso mi ha convinto tanto.
Probabilmente con una, barra due pedine in più si poteva fare meglio.
E’ anche vero che, nel nostro sport gli introiti sono bassi: dunque, onore alla Dirigenza e non vedo l’ora di potermi collegare in streaming per sostenerla come sempre”.

L’aneddoto,il momento più bello?

“Ero a bere una birra: accanto al mio tavolo c’era un gruppo di Francesi e Tedeschi, abbiamo fatto amicizia e, ripercorrendo la storia della mia maglia, abbiamo brindato alla Viola.
In linea generale, è stata una festa: anche io sono stato inquadrato, sempre con la mia maglia della Viola: nel fotogramma si vede in maniera chiara, me che bacio la canotta neroarancio. Saranno per me, ricordi indimenticabili”

 

 

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