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A.A.A. CERCASI FONDI PER RESTARE IN VITA:L’APPELLO DELLA PALL.VIOLA E’ CHIARO

20 agosto 2022.
Il tempo sembra già scaduto, considerando che, quasi tutte le altre squadre si sono radunate, hanno ingaggiato giocatori e staff tecnico e sono pronte per i rispettivi campionati.
Vedere atleti che hanno dato l’anima, come per esempio Yande Fall a Fabriano e Federico Ingrosso a Monopoli,pesa negli occhi degli appassionati, segnati dalle delusioni gestionali dell’ultimo ventennio.
Dagli stipendi ballerini dell’ultimo anno in massima serie, alla scomparsa e due anni di sola Serie D con la Scuola di Basket Viola, dalla fine tragica della gestione gioiese con il dramma fideiussione,passando per la vendita del titolo, il ritorno dello stesso ed una stagione, quella guidata da Matteo Mecacci in campo,dove da salvare c’erano solo i ragazzi in campo e nulla più.
Il fegato di chi ama i colori nero-arancio,insomma, è abbastanza “spappolato” ed ad oggi, neanche il neonato progetto Pallacanestro Viola, regala sogni tranquilli.
In casa Pallacanestro Viola,dopo la missiva, tardiva di ieri, così come confermato dal Club (qui per leggerla), ma soprattutto dopo due variabili fondamentali,ovvero i problemi gestionali e la mancata chiusura della precedente annata agonistica unita all’inserimento nello “strampalato” girone con Sicilia,Friuli,Lombardia e Veneto, preoccupa e non poco.

Non abbiamo dubbi sulla buona fede del Presidente Laganà,volontario,così come tante altre persone, soci inclusi che si stanno adoperando per non far morire, nuovamente, il basket nazionale a Reggio Calabria.
Il basket di oggi, anche rispetto ad altri sport è tristemente così: è come vedere un’attempata signora davanti ad una macchinetta Slot Machine dove si inseriscono le monete dove,però, si spende non si vince mai, con la stessa signora che è costretta a richiedere prestiti ad amici e parenti per continuare a giocare.
Con “i se e con i ma” non si va da nessuna parte, ma probabilmente, il fare silenzioso della società ha provocato più danni che altro, cambiando radicalmente un sistema di comunicazione puntuale, in un lungo letargo improduttivo.
Non abbiamo dubbi che i contatti con eventuali Main Sponsor, incontri sinergici e nuove sponsorizzazioni sono state più vicine che mai, ma ad oggi, il primo grido marchiato Supporters Trust ed il successivo per voce del numero uno del club, Carmelo Laganà appare un “May-Day” chiaro e limpido che, probabilmente, poteva essere partorito prima, visto che, la corsa contro il tempo, di tempo, appunto ne ha pochissimo.
Così come non abbiamo dubbi della voglia dirigenziale di continuare l’avventura, magari tranquillizzando Mestre, prima avversaria in campionato della riuscita della gara di Ottobre.(ed il tifoso nero-arancio scatenato potrebbe dire, ma a noi di Mestre, che ci frega?)

Complice la riforma dei campionati, con 4 promozioni verso l’interregionale(la nuova B2)in palio dalla C Sicilia non sarebbe stato meglio ricollocarsi in C Gold entro il 7 luglio affiancandosi alle altre due squadre reggine Dierre e Vis? Sarebbe stata vergogna? Non crediamo.
La Pallacanestro Viola è un Club giovane,non è sicuramente la mitica ed irripetibile Cestistica Piero Viola,ha tre anni di vita, dovrebbe togliersi da dosso un fardello pesante e dunque,se con orgoglio questi signori in balia di onde pericolose decidessero, in caso di cataclismi di ripartire dalla Serie D, o da una semplice Under 14 calabrese, non ci sarebbe assolutamente da vergognarsi, tutt’altro.
Ad oggi, da quel che trapela, è che occorre liquidità, praticamente immediata per chiudere i conti con la precedente annata agonistica, evitando spiacevoli conseguenze, ed andare a stanziare un budget che, volente o nolente, dopo la batosta del girone, appare ancor più cruento e soprattutto, giunti al 20 agosto, appare una missione impossibile.

Nei prossimi aggiornamenti andremo ad elencare quello che potrebbe essere un ipotetico roster dei reggini, qualora si continuasse l’attività.
I nomi ci sono,non sono tantissimi ma ci sono, e non verrebbe fuori neanche una cattiva squadra ma, la domanda è sempre la stessa:è sostenibile tutto ciò?
Si potrebbe profilare, così come argomentato precedentemente una nomina da Ds e Coach, di Domenico Bolignano,ma anche li, fin quando non si stabiliranno i parametri economici, è totalmente inutile lavorare di fantasia.

Insomma,servono capitali, una svolta concreta, magari un nuovo proprietario che, questo club, nato dal volere dei tifosi e potenziato negli ultimi 3 anni anche dal Supporters Trust al momento non ha.
Non vogliamo neanche immaginare lo stato d’animo di chi ci ha rimesso soldi, impegno, sudore, passione e fatica e magari non sta dormendo la notte leggendo critiche spietate sui social di gente che, magari non è neanche mai andata al PalaCalafiore(visti i numeri esigui della precedente considerati gli standard in nero-arancio) però, queste difficoltà, sono, purtroppo, l’ennesima dimostrazione di:

-Di quanto sia difficile fare pallacanestro alle nostre latitudini e non solo (il caso Biella è l’ultimo esempio, con i piemontesi che ripartiranno dall’Under 19).
-Di quanto chi, partito solo 3 anni fa, seppur,ipotizzando volendo non possa ricevere un euro dai parametri Nas.
-Di quanto, ad oggi, la Pallacanestro Viola,seppur in Serie B, l’attuale quarta serie, non sia una realtà sostenibile grazie alle forze di un territorio povero.
– Di quanto possa mancare, rispetto al passato, una struttura ammortizza costi (aspettando di conoscere eventuali canoni futuri)come il Pianeta Viola, al momento chiuso, rifinanziato per il restyling, ma in stato di degrado da troppo tempo.
* Di quanto, il potere delle Istituzioni, rispetto al precedente millennio sia praticamente nullo nell’aiutare economicamente i club(come da normativa vigente), dunque, a nostro avviso, l’appello sarà stato sicuramente studiato a tavolino ma, l’unica possibilità di restare a galla è che un imprenditore o più imprenditori si possano unire per salvaguardare l’operato citato pocanzi. 

Insomma, la carrozza vista contro Rieti nel PlayOff, si è trasformata in zucca,il salto con l’acquisizione del titolo di B di due anni fa dalla Gilbertina Soresina inizia a diventare una pesante spada di damocle,idem il mancato ed eventuale ricollocamento in categoria inferiori per tempo che probabilmente la Fip poteva,eventualmente, prendere in considerazione.
Serve un mezzo miracolo per evitare che, anche questa società, si vada a sommare al numero chilometrico di team di basket nazionale che hanno gettato,prematuramente la spugna.

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