La squadra più forte di tutte: quella della legalità. Intervista a Flavio Tranquillo
Molti dei nostri lettori ricordano il saluto video che ci hai regalato cinque anni fa qui a Reggio dopo l’ultima presentazione della Viola alla quale hai partecipato. Oggi siamo qui per parlare non di pallacanestro ma di quello che tu hai definito “un sogno che si avvera”. Dal 28 Settembre è in libreria “I Dieci Passi – piccolo breviario sulla legalità”, che hai scritto insieme al giudice palermitano Mario Conte, grande appassionato di pallacanestro. Raccontaci la tua emozione , che sappiamo essere molto grande.
Ieri a Roma Mario Conte, che aveva già scritto molti libri di tecnica giuridica, ha detto che questo lo appaga. Concordo in pieno.
Un libro nato per “parlare delle cose che piu’ ci interessano ed appassionano”. Dico bene?
Sì, esatto. Un libro che si schiera apertamente ma non politicamente. Che vuole essere di impegno civile, provando a coniugare il concetto di legalità in molti ambiti, compresi quelli a me noti di sport e informazione
Pur essendo nato e cresciuto a Milano, sappiamo che sei da sempre legato alla Calabria ed alle tue origini e Reggio in particolare, in questi ultimi mesi, sta vivendo un clima di terrore e di intimidazione che ricorda quello del 1992 a Palermo. Falcone e Borsellino sono stati i nostri eroi, dopo 18 anni i procuratori Sergio Lari (anche lui grande appassionato di pallacanestro ed autore della prefazione del tuo libro) e Giuseppe Pignatone vengono seriamente minacciati… ma ci sono stati e ci sono tanti altri i personaggi, da Peppino Impastato a Rita Atria fino a Fedriano Manzi, simboli della lotta contro la mafia e l’illegalità, quasi sempre, purtroppo, lasciati soli. Rita Atria diceva che “la mafia siamo noi ed il nostro modo sbagliato di comportarci”. Quant’è importante, allora, nella vita di tutti i giorni il contributo del singolo nella lotta all’illegalità?
Detto che sento la Calabria mia e che a Reggio la situazione è gravissima, il singolo può e deve capire e praticare concetti semplici. Esercitare diritti e non chiedere favori, fare trionfare la meritocrazia, capire che esiste un interesse generale superiore a quello dei singoli. E bisogna farlo anche se non tutti lo fanno e anche quando è scomodo, fatte salve le umane falllibilità.
“I can accept failure, but I can’t accept not trying” disse un discreto giocatore che sul parquet di legale faceva ben poco ma che di messaggi importanti ne ha regalati tanti a noi che amiamo lo sport piu’ bello del mondo. Dobbiamo dunque provare con tutte le nostre forze a batterci sperando di non venire definitivamente sconfitti. Anche “sport e legalità” dovrebbe essere un binomio indissolubile … ma?
Ma si preferisce vincere a tutti i costi e cercare le scorciatoie. Quel discreto giocatore fino a 28 anni era considerato un perdente, ma non si è arreso. Anche noi dobbiamo avere la testardaggine di MJ nel praticare e diffondere la legalità.
Sappiamo che il tuo libro sta riscuotendo tanto successo ed è appena iniziato un tour che vi porterà in giro per l’Italia per la presentazione della vostra opera. Ci sarà qualche tappa al Sud? Puoi già anticiparci qualche appuntamento?
Penso che per ovvi motivi toccheremo Palermo e la Sicilia, ma di certo la Calabria è nei miei pensieri, e prima o poi voglio riuscire a venirci.
Flavio, a te un grande in bocca al lupo, un grande abbraccio, il saluto ed il ringraziamento di tutti noi della redazione e dei lettori di Reggioacanestro.it
W il basket, W la legalità!
Per chi fosse interessato, si può procedere all’acquisto del libro anche online dal link:
http://www.lafeltrinelli.it/catalogo/aut/1086629.html
Nino Romeo per Reggioacanestro.it