Serie C

QUI LAMEZIA:PARLA RODRIGO MONIER

“Manu Ginobili è il mio idolo” Il regista dei lametini fa il punto della situazione

La nota del Club

LAMEZIA TERME – Tempo di vacanze per il Basket Calabrese con le imminenti festività natalizie ormai alle porte. Prima dello stop abbiamo fatto due chiacchiere con Rodrigo Monier, play esplosivo giallo blu che ha trascinato i suoi compagni alla vetta della classifica, e ora può ricaricare le batterie in vista di una seconda parte di stagione sicuramente molto impegnativa.

Rodrigo,come hai iniziato a giocare a basket?

Ho iniziato guardando palleggiare Ezequiel,mio fratello, lui già giocava a “basquet”. Da quel momento la mia grande passione per questo sport non si è mai interrotta. I miei genitori mi hanno sostenuto e guidato sin da piccolissimo. Tante stagioni nel settore giovanile in Argentina, poi mi sono trasferito in Italia all’età di 19 anni nel 2005.

Hai uno stretto legame con la tua terra d’origine, come sta cambiando l’Argentina negli ultimi tempi?

Si sta riprendendo da un brutto periodo, ci vorrà del tempo per tornare sui giusti binari sia a livello economico che sociale. Sono molto attaccato alla mia terra natia, anche se ho un grande legame con l’Italia, l’Argentina resterà sempre nel mio cuore, è il luogo dove ho famiglia amici dove sono nato e cresciuto.

La nazionale Argentina ha da sempre una storia importante a livello cestistico, a quale grande campione ti ispiri?

Manu Ginobili sicuramente è il mio idolo. Attualmente il giocatore che rispecchia di più le mie caratteristiche è Facundo Campazzo. In generale è la grinta, la Garra Argentina, l’aspetto più importante dei giocatori del mio paese che rispecchia perfettamente il mio modo di giocare, estroso e divertente ma sempre al massimo dando il 100% sul cmapo.

Lamezia dopo lo stop alla prima giornata è diventata inarrestabile. Qual è il segreto di questi successi?

Il segreto è l’unione che si è creata, l’attenzione con cui si preparano tutte le partite e la determinazione con cui le affrontiamo. La chiave del successo nel basket è sempre il collettivo, nonostante al nostro interno ci siano individualità molto importanti.

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