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INCREDIBILE: KEVIN PANDOLFI LASCIA LA PALLACANESTRO

La sua schiacciata, dopo un Coast to Coast con gli Stingers è una cartolina bellissima della passata stagione. Oggi, arriva una clamorosa decisione. Con una lettera, modello Kobe Bryant( e non è la prima letta in queste categorie negli ultimi anni), il talento cresciuto in casa Viola, vincitore di campionati a Forio, Fabriano, Cerignola e non solo, in prima squadra in A2 con la Viola qualche annetto fa, decide di smettere.

La lettera di Kevin Pandolfi

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Cara pallacanestro, ti ho dato tanto (forse troppo) e tu mi hai quasi sempre ricambiato in bene o in male.
Devo ammetterlo, a volte non ho capito che le disfatte che mi facevi vivere erano semplicemente insegnamenti di quelli che poi ti fanno diventare ancora più forte, di quelli che ti forgiano e ti fanno diventare “grande”.
Da piccolo, ricordo, morivo per l’attesa di vedere le partite al palazzetto della mia città (dove mio nonno sveniva se era tirata e venivo lasciato solo al suono della sirena aspettando il suo ritorno) e sognavo di poter giocare anch’io per la squadra che faceva svenire il nonnino, volevo vedere il mio nome appeso a quel cubo gigante lì sul soffitto del pentimele..
Un giorno, tempo fa, ci sono pure riuscito ma ero un semplice panchinaro, uno di quelli che aiuta durante gli allenamenti e anche se il mio nome era lì, io non ero soddisfatto: volevo di più.
Pensavo che per arrivare all’obiettivo finale avrebbe potuto servire fare esperienza in giro per l’Italia.. e così ho fatto, un sacco di esperienze una migliore dell’altra! Sono stato in squadre dove ho vinto campionati, sono stato promosso, sono cresciuto come giocatore e sono maturato come uomo.
Al mio rientro purtroppo il covid non mi è stato amico ma piano piano ho capito che forse era il segnale che mi diceva di “andar via di nuovo”.. non l’ho ascoltato. Sono rimasto a casa con la speranza di giocare tutto il tempo che mi rimaneva in quella squadra lì.
Ero un bambino che sognava in grande.. forse un po’ troppo in grande per la città in cui è nato.
Cara pallacanestro, ti saluto con un sorriso.. io ci ho provato, tu mi hai dato le mie soddisfazioni.. “ti prometto che la prossima volta non nasco a Reggio Calabria”
Con la speranza che in futuro possiamo incrociarci di nuovo,
Tuo Kevin.
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