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CARTOLINE DA PARIS 2024, LE EMOZIONI DI FEDERICO ROMEO

Iniziamo il nostro tour di racconto delle Olimpiadi 2024, a modo nostro, ascoltando il parere di chi, partendo dalla nostra terra, era presente ai giochi di Parigi. Parla l’atleta ed Istruttore di casa Lumaka, Federico Romeo:”Ho visto 7 partite e non volevo smettere..”

Ecco le sue impressioni.

Che aria si respira in quel di Parigi?

“ Intanto parto dal dire che sono stati 4 giorni incredibili, un esperienza pazzesca che spero di poter ripetere il prima possibile, anche se tra 4 anni la vicinanza con la città scelta per i giochi non mi aiuta, ma ci proverò lo stesso.
L’atmosfera di Parigi, tranne l’ultimo giorno, non l’abbiamo vissuta appieno, proprio perché la disciplina della pallacanestro si è svolta a Lille, in un palcoscenico incredibile, all’interno di uno stadio al quanto futuristico, dove si alternavano uomini e donne che fanno di ciò la loro vita e provano a dare il massimo nel competere a questi livelli offrendo uno spettacolo difficile da dimenticare”.

 

Il giocatore e la squadra che hai visto e che ti hanno maggiormente impressionato?

“ Posso dirmi di sentirmi fortunato perché non ho visto solo una partita ma ben 7, dove ogni gara, come detto prima, ognuno ha dato il meglio di se. Naturalmente vedere gente come Jokic, Antetokounmpo, LeBron ecc non è una cosa di tutti i giorni, ma la squadra che maggiormente mi ha stupito è stata la Spagna, che per quanto non avesse una vera e propria stella in squadra, a differenza delle altre è stata l’unica che ha abbandonato il ritmo frenetico dell’NBA e ha giocato una vera e propria pallacanestro”.

L’aneddoto più bello? Gli sportivi più significativi per te che hai incontrato?

“Non ne ho uno vero e proprio, perché stando lì dentro le emozioni erano così tante che a raccontarle tutte mi servirebbero ore e ore.
Non ho avuto possibilità di farmi foto o altro con gente famosa, perché al primo tentativo venivamo respinti sia dalla sicurezza che da tutto ciò che li circondava però, posso dire di essere stato seduto vicino alla famiglia Antetokounmpo e capire da dove sono partiti loro e, di come sono arrivati così in alto mi ha lasciato tanto”

Progetti per il futuro? Ti sei ripreso e sei pronto alla sfida?

“L’unico progetto che per ora ho è continuare a fare ciò che di buono stavo facendo con la Lu.Ma.Ka, stare attorno a bambini e ragazzi mi rende felice, riesco a trasmettere ciò che di buono ho imparato nei miei pochi anni da “giocatore”, ma riesco anche ad apprendere ogni piccola cosa da ognuno di loro, ricoprire questa veste mi dà motivo d’orgoglio perché per me è una lezione ogni volta che scendo in campo, e infine ci tengo a dover ringraziare i miei zii che ogni giorno mi permettono di fare di tutto ciò. Le spalle spero che ormai siano solo un brutto ricordo, ho avuto modo da quando mi sono ripreso di giocare con i miei cugini, mio fratello e tutti i ragazzi che frequentano l’ambiente Lu.Ma.Ka, riprendere mi ha reso felice.
Sono sempre pronto a nuove sfide ancora non so dove ma, dovunque essa sia sempre con la stessa determinazione”.

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