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PALLACANESTRO VIOLA A CACCIA DELLA STRADA GIUSTA PER RIPARTIRE

E’ un momento complesso e che fa riflettere.
Problemi gestionali evidenti per la Pallacanestro Viola che si vanno a sommare, al termine di una stagione “spericolata”.
E’ stata una scelta davvero coraggiosa mettersi in cammino per questa stagione di Serie B, che, a conti fatti, si è dimostrata davvero pesante, da tutti i punti di vista.

Cosa sarebbe successo qualora la squadra, sin dalle sue battute avesse iniziato a vincere tutte le partite?
“Tutti sul carro”, sponsor in arrivo, gente pronta a comprare biglietti al Palazzetto,politici disponibili piani di abbracci e baci a tutti i livelli(Magari promettendo un bando su misura per un Pianeta Viola,ancora tutto da sistemare) e stagione salvata.
Così non è stato.

Numeri minimi al PalaCalafiore.
Girone Horror.
Coinvolgimento ai minimi storici.
Promesse da tante parti non mantenute? Parrebbe di si.
Risultati che non sono arrivati, nonostante i salti mortali societari( e stiamo parlando dal punto di vista economico).
La sintesi è stata rappresentata qualche mese fa in conferenza stampa dal Presidente Laganà.(qui il link)

Vale la pena continuare così?
Alla Reggio Calabria sportiva interessa questa progettualità che, sulla carta ha una parvenza di basket popolare ma che in sintesi, per essere sostenuta, ha bisogno di capitali importanti?
Che fine hanno fatto i seguaci del progetto intravisti ed intervallati in questi ultimi 4 anni?

L’anno scorso di questi tempi, complice il volo al Playoff dei ragazzi di Coach Bolignano “il carro” appariva festante e propositivo per il futuro.
A Reggio Calabria interessa realmente ed ancora il progetto Pallacanestro Viola?
La Pallacanestro Viola è in estrema difficoltà, inutile negarlo.
La speranza è che i sacrifici, talvolta personali, di Carmelo Laganà, un uomo solo al comando, potranno essere risolti traghettando il club verso qualche imprenditore interessato(qualora ci fosse) o facendo ripartire la macchina organizzativa legata alle sponsorship, dato importante ad inizio progetto con risultati inediti, oggi, faticosamente in essere.
Dov’è finito il tram-tram degli sponsor cittadini pronti a dare vitalità al club durante la sua genesi?
E’ vero che una parte degli sponsor attuali non hanno saldato il dovuto?

Le problematiche sono consequenziali.
La mancata presentazione del club nella prossima gara, quella di Crema, è un dato allarmante.
I problemi gestionali riguardanti la trasferta sono un dato che va a provocare l’esito della retrocessione del Bergamo(che sicuramente non l’avrà presa bene) e non solo, insomma, una brutta figura senza se e senza ma.
Anche Green Palermo fece lo stesso durante il torneo, prima degli appelli a piazza, imprenditori e sponsor ma lo fece non in questo momento decisivo di campionato.

I problemi si vanno a sommare con la diatriba di 7 giorni prima con la questione “Vigili del Fuoco” e con un feeling con le Istituzioni da ritrovare completamente.

Probabilmente, rivedendo l’attuale momento e riavvolgendo il nastro, l’errore potrebbe essere stato quello di acquistare il titolo della Gilbertina Soresina, senza effettuare gli step corretti per la scalata tra i campionati(nel campionato interrotto con Coach Moretti alla guida si giocava in C Silver, due serie sotto la B), divenuti sempre più onerosi.
Le regole del basket, sempre più complicate non lasciano spazio all’immaginazione:”è un gioco a perdere” che va gestito con estrema cura, razionalità e professionalità. “Le morti” di squadre su squadre, non solo in Calabria, sono l’esempio di come qualsiasi mossa va ponderata con cura, anche dei particolari.

In sintesi: servono nuove basi economiche dalle quali dover ripartire, altrimenti, l’unico consiglio che possiamo dare al management è quello di contestualizzare le proprie ambizioni(molto bene la ripartenza giovanile ed i progetti Under tra Archi e Condera), senza dimenticare il portafoglio(dato, purtroppo decisivo) e ripartire secondo le proprie possibilità(in estate era concreta e probabilmente la via migliore, quella di ripartire dalla C Gold), senza voli pindarici che, troppo spesso nella storia del basket reggino si sono riproposti, sempre in ambiente nero-arancio.

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