CSI

DOMENICA IN CAMPO PER DODO’ GABRIELE

La manifestazione organizzata dal Csi, in programma domenica 26 andrà in scena al PalaColor di Pellaro nel ricordo di Dodò Gabriele. Ad aprire l’evento, la presentazione della prima squadra di Baskin della regione,il team di Gioia Tauro,la Diabbaino Vip.Vi annunciamo che, a partire dalle ore 9.30 saremo in diretta su Rac.In scena, successivamente l’atteso quadrangolare Under 14 tra Lumaka,Aleandre,Bagnara Basket e Basket Pellaro.

In tanti ci avete chiesto di conoscere la storia di Dodò Gabriele:il torneo è interamente dedicato a lui.

Domenico Gabriele, per tutti Dodò, aveva solo11 anni! Era un bambino allegro, intelligente, molto bravo a scuola, e di carattere dolce e sensibile, al punto tale che, quando frequentava la quarta elementare, aveva scritto una lettera al presidente Berlusconi chiedendo aiuto per la sua famiglia che viveva in una casa semplice tra le campagne della frazione di Iannello, nei dintorni di Crotone.

Era amante del calcio; sin da quando era piccolissimo si cimentava anche a compilare la schedina e aveva tutti quei pensieri e quei gesti che possiedono gli appassionati di quello sport. Il destino crudele, che più crudele è difficile immaginare, ha voluto che la sua brevissima vita terminasse proprio su un campo di calcio, ucciso mentre giocava a calcetto. Era la sera del 25 giugno del 2009 quando due sicari irruppero proprio sul campetto di calcio dove stava giocando a pallone anche Dodò, nella contrada Margherita, alla periferia nord di Crotone.

 

Obiettivo dell’azione era Gabriele Marrazzo, un emergente della mala locale, che fu ucciso sul colpo. I killer, però, incuranti dei possibili bersagli di quell’agire scellerato, spararono all’impazzata, ferendo anche altre nove persone, tra le quali il bambino. Dai ricordi del padre Giovanni emerge con dolore inconsolabile come quella che doveva essere una giornata di divertimento tra i due, che si alternavano a giocare la partita, si fosse poi tramutata in una tragedia infinita che ha segnato per sempre la loro vita. Dodò non venne ucciso sul colpo, ma iniziò un calvario durato altri tre lunghi mesi; fu ricoverato a Crotone, poi a Catanzaro, operato prima al fegato e poi al cervello, morì il 20 settembre.

Mentre lottava tra la vita e la morte in un letto d’ospedale, Giovanni e Francesca, i suoi genitori, sono stati sempre lì e, dal giorno in cui Dodò se ne è andato per sempre, hanno dedicato la loro esistenza alla memoria, alla testimonianza e all’impegno sociale. In diverse occasioni hanno spiegato che ricordare il loro bambino e combattere la brutalità della violenza e delle azioni mafiose resta la loro unica ragion 2 d’essere: vivono solo per questo, ormai. La loro forza sono soprattutto i ragazzi che incontrano nelle scuole, le loro facce pulite, la loro incredulità rispetto alla sorte assurda di un proprio coetaneo e, quindi, la loro voglia di un futuro migliore. Ed è per questo che è nata l’Associazione Dodò Gabriele, per mantenere viva la memoria del loro Dodò attraverso l’impegno sociale e le attività benefiche ed è per gli stessi motivi che hanno deciso di ricordare ogni anno il piccolo nel giorno in cui avrebbe festeggiato il compleanno (17 ottobre) e non nella ricorrenza della morte. 

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