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NEL RICORDO DI MASSIMO MAZZETTO

L’undici aprile sarebbe stato il suo compleanno.

Oggi, avremmo potuto raccontare di una carriera folgorante, volata chissà dove verso i palcoscenici più ambiziosi ed esaltanti, magari con la canotta della Cestistica Piero Viola del Giudice, suo scopritore ed estimatore.

A detta di tutti gli addetti ai lavori sarebbe diventato un grande giocatore dello sport che amiamo.

I presupposti c’erano tutti:umiltà, spirito di sacrificio, carattere,tecnica. Aveva tutto.

C’è chi ha preferito portarselo con se verso altri paradisi della palla a spicchi lasciando in tutti noi un ricordo straordinario di una maglia “numero 14” ritirata “per sempre” dalla Viola che fu(indossata per l’ultima volta dal suo amico e compagno Donato Avenia nella massima serie del basket italiano).

Attendendo novità sulla collocazione(sicuramente il Lungomare Falcomatà) e sulla data di innagurazione della nuova statua, creata del suo ricordo, ricordiamo così un mito in nero-arancio.

 

 

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