PALLACANESTRO VIOLA, E’ IL MOMENTO DI OSARE?
Di Gianni Tripodi -“Sono finalmente riuscito a sentire quel famoso brivido quando il pubblico ha gridato Viola Viola” sono queste le dichiarazioni di un visibilmente emozionato coach Domenico Bolignano al termine del match vinto contro Molfetta che rilancia definitivamente il team nero arancio verso la corsa ai playoff, adesso non ci si può più nascondere.
Lo dicono i numeri, 6 vittorie nelle ultime 7 giornate e lo dicono le prestazioni sul parquet, sempre in crescendo e con grandi margini di miglioramento. La Viola al momento è ottava a quota 24 punti a pari merito con Ragusa (due partite in meno) e Sant’Antimo (una partita in meno), allontanatasi dalla zona calda della classifica ci si potrebbe togliere qualche soddisfazione.
Questa squadra è finalmente riuscita a scrollarsi di dosso le critiche, a coach e giocatori, che sono puntualmente arrivate dopo che i risultati tardavano ad arrivare e che solo con il duro lavoro e con tanta pazienza si sono riusciti a raggiungere.
L ‘uomo della risalita non può non essere Lazar Kekovic.
Arrivato in punta in piedi al posto di Amar Klacar, in molti hanno storto il naso leggendo del suo ingaggio, ma hanno cominciato presto a ricredersi dopo le sue solide e convincenti prestazioni.
Forse, era davvero lui l’uomo che serviva a questa squadra, più grinta e sostanza.
Bolignano ha deciso di farlo partire dalla panchina e lui, giovanissimo montenegrino classe 1999, a testa bassa, senza mai lamentarsi, ad eseguire esattamente quello che gli viene chiesto dal suo coach.
Ieri, in 27 minuti sul parquet, il più utilizzato, dietro solo ad Ingrosso (35′) e Balic (34’) è riuscito come spesso accade a lasciare il segno nel match su entrambi i lati del parquet.
In soli dieci secondi ha fatto vedere tutto quello di cui è capace.
È il sedicesimo minuto di gioco, Lazar ruba palla e si avvia in contropiede per una schiacciata che non si vedeva al PalaCalafiore dalla stagione in riva allo Stretto di Christopher Roberts, un gesto atletico che ha letteralmente fatto sobbalzare dai seggiolini il pubblico presente e a scuoterlo prepotentemente.
Ma non gli bastava, non contento, in piena trance agonistica, tornato rapidamente in difesa stoppa Infante, è delirio al palazzetto! Tutto, in soli dieci secondi.
La strada verso il sogno playoff è ancora lunga, adesso ci sarà la sosta, dopodiché si giocheranno le ultime otto giornate di campionato, ma la Viola non ha nessuna intenzione di fermarsi a maggio.
La città sta pian piano riavvicinandosi ai colori nero arancio, merito dei risultati, ma soprattutto del grandissimo lavoro svolto dalla società domenica dopo domenica, perciò, se è vero che sognare non costa nulla è arrivato davvero il momento di osare.