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BIG BEN A CACCIA DI UN POSTO IN HALL OF FAME, PAROLA DI PIPPEN

Il grande Ben Wallace, un reggino “mancato” con estrema voglia di finire in Hall Of Fame.

In riva allo stretto, gli venne preferito il veterano Mike Brown reduce dalla Nba:Wallace tornò in America dove diventò un autentico Big del basket Nba.

IL CLAMOROSO WALLACE :Ebbene si, uno dei giocatori più impattanti e totali del basket Nba giocò a Reggio Calabria, seppur per pochissimo tempo.

Calabresi Nba:

  • E’ necessario ricordare come il Mito Viola fu terra dei primi passi al minibasket di Kobe Bryant (allenato da Coach Rocco Romeo alla Scuola Basket Viola seguendo le gesta del papà Joe con tanto di partecipazione al Torneo Primavera dalle suore di Maria Ausiliatrice).
  • La prima esperienza in Europa di Manu Ginobili (scoperto da Gaetano Gebbia, sempre lui) e Carlos Delfino.
  • La squadra di ritorno in Europa dopo gli Atlanta Hawks di Alexander Volkov(giocava con Dominique Wilkins e Spudd Weeb).
  • La prima squadra europea di Dean Garrett, anche lui ritornato in Nba da protagonista per far da chioccia al mito Kevin Garnett ai T-Wolves di Minnesota.
  • La terra d’adozione di Kim Hughes, campione del Basket statunitense con i Nets di Julius Erving, mito in terra reggina(con la canotta numero 8=, divenuto poi Head Coach Nba e ritornato clamorosamente in riva allo stretto solo per amore della terra di Calabria.
  • Terra cara a Jay Larranaga, anche lui, allenatore Nba, oggi Assistant Coach dei Boston Celtics di Kirie Irving.

La maglia n.3 di Wallace campione Nba con Detroit, invece, è stata ritirata sabato 16 gennaio 2016 in occasione della partita contro i Golden State Warriors (ed il computo sale a due, sempre in nero-arancio complice il ritiro della

canotta di Ginobili in orbita Spurs)

Big Ben Wallace venne portato da ragazzo al Centro Viola sotto indicazione di Gaetano Gebbia.

Arrivava dal College di Virginia Union, era molto acerbo e giocò solamente in precampionato con la canotta di una Viola che aveva bisogno di un giocatore più pronto così come potete tranquillamente visionare in questo video dove troverete in canotta Fabriano uno dei giocatori più importanti e forti della storia della Viola, il mancino Michael Young.

Migliori realizzatori dell’incontro di Coppa Italia, guarda caso fu, Michael Young (33 punti) per la Faber accanto al grandissimo  Brian Oliver (22 punti) tra gli ospiti.

La storia racconta come Young, vinse anche la Coppa dei Campioni, oggi Euroleague, come il Limoges, invece, lo straordinario Oliver, mito del College con Georgia Tech, sposato con una donna di Bagnara Calabra, ritornò in Nba con Atlanta sul finire della sua carriera).

Per la cronaca:Fabriano perderà di un punto anche la gara di ritorno (87-88) uscendo dalla competizione.

E oggi? I candidati alla Hall of Fame sono stati annunciati questa settimana e, ancora una volta, avremo una lunga lista di giocatori e allenatori della Hall of Fame che hanno avuto un impatto durante la loro permanenza in NBA. 

I candidati per la prima volta sono Doug Collins, Michael Cooper(visto nella gloriosa, ma purtroppo defunta Virtus Roma), Howard Garfinkel, Lou Henson, Paul Pierce, Val Ackerman, Yolanda Griffith e Lauren Jackson. Inoltre, ci sono candidati che tornano al ballottaggio come Chauncey Billups, Chris Bosh, Richard Hamilton, Bob Huggins, Ben Wallace, Chris Webber, Jay Wright, Swin Cash e Becky Hammon, tra gli altri.

In una delle sue precedenti interviste su Jump, l’ex giocatore della NBA Scottie Pippen, assoluta gloria di primo livello dei Pro e Mito della banda di The Last Dance(è il numero due più forte di sempre braccio a braccio con sua maestà MJ) ha parlato di un nome in particolare che merita di essere nell’HOF più di altri. Apprezza molto Ben Wallace e i suoi successi individuali e di squadra durante la sua carriera.

“È ovvio, quattro volte questo ragazzo è stato Difensore dell’anno, la dice lunga. È un campione NBA e un All-Star. Era uno di quei ragazzi quando parli di mettersi un elmetto e andare a lavorare, parli di un ragazzo come Ben Wallace. Sicuramente merita di essere nella Hall of Fame. ”

Ci sono solo due giocatori nella storia della NBA che hanno vinto il premio Defensive Player of the Year. Uno è Dikembe Mutombo, l’altro Ben Wallace. Questo è tutto. Dwight Howard ne ha tre e poi ci sono giocatori con 2 e 1 DPoY. Non solo, Wallace è stato l’ancora difensiva del team Pistons 2004, una squadra che ha vinto giocando una difesa spettacolare.

Wallace è stato un 4 volte DPoY in un’epoca in cui tutti i ragazzi che hanno partecipato alla più grande classe della Hall of Fame hanno mai giocato alcuni dei loro migliori basket: Tim Duncan, Kobe Bryant, Kevin Garnett e Chris Bosh hanno dovuto affrontarlo. Kobe è stato l’unico ragazzo che non si è confrontato direttamente con lui, ma ha avuto il match più impegnativo contro Wallace e i Pistons nelle finali del 2004. Secondo Kendrick Perkins, Wallace merita molto più rispetto per il modo in cui ha giocato in difesa contro Shaq in quelle finali, che equivale a un dottorato in difesa

“Torno indietro, senza mancare di rispetto a Shaq, torno solo a quelle finali. Ben Wallace, non avevo visto un ragazzo in grado di controllare Shaq, come ha fatto, uno contro uno. ”

Molte grandi leggende dell’NBA sono in fila per essere inserite nell’HOF, ma sembra che Wallace molto probabilmente non ce la farà prima di altri. Ma accanto a Chris Webber, Wallace dovrebbe entrare il più rapidamente possibile. Dobbiamo apprezzare e dare più credito alla difesa, e questo è qualcosa che Wallace ha portato in abbondanza per ogni squadra per cui ha giocato nella sua carriera. Era evidente che tipo di influenza e impatto ha un giocatore del genere su una squadra in lotta per il campionato con i Pistons.

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