Serie B - VIOLA

IL GRIDO D’ALLARME DELLA VIOLA

Conferenza stamp sul momento nero arancio 
 
La nota del club 
Il 23 luglio, ancor prima del rigetto da parte del Tribunale Federale del ricorso avverso al mancato nullaosta al trasferimento di sede del titolo di Serie B da Reggio Calabria a Barcellona Pozzo di Gotto, in qualità di neo Amministratore Unico della Viola incontravo per la prima volta i vertici dell’Amministrazione di Reggio Calabria alla quale presentavo il progetto imprenditoriale, sportivo e sociale oggi a forte rischio. Esso si basava, oltreché sulle personali competenze e conoscenze maturate in cinque anni di A2 e A1, su una ventina fra investitori e partner commerciali di carattere anche nazionale – dettaglio fornito per iscritto al Sindaco – capaci di garantire delle entrate per circa 300.000 euro. Che fine hanno fatto? In stand-by, come la gran parte dei circa 150.000 euro già oggetto di accordi sottoscritti raggiunti in pochi giorni dall’area marketing, che ringrazio insieme ai singoli imprenditori reggini capaci di dare fiducia alla Viola, rendendo merito all’ottimo lavoro prodotto in pochi mesi in termini di marketing e comunicazione ed alcuni dei quali sono: il Centro Polispecialistico La Feluca di Fabio Foti, CFF di Mariano Ceccaroni, La Bufala di Peppone, Siclari Serramenti, GIOMI, ATAM, Netoip e M5D di Tonino Quattrone, Centro Colori Chirico, De Stefano Ortopedia, Assicurazioni Generali di Peppe Scutellà, Digital Service di Santo De Stefano, Ottica Faga, Malavenda Cafè di Roberta Malavenda, Doppelganger di Modafferi, Hotel e Ristorante Il Bucaneve, il Piki Bar, Acqua Sorbello, Panificio Santoro Bakery, IDV, Caffè Noir ed Euronics La Via Lattea.
 
Di tutte queste aziende e dei loro investimenti economici – che avrebbero dovuto compartecipare ai pagamenti programmati in questi primi mesi – ad oggi non è stato possibile introitare nulla perchè a partire dal 19 di settembre l’attuale Viola Reggio Calabria ha dovuto ricevere quotidiane notifiche, citazioni, messe in mora, decreti ingiuntivi e atti di pignoramento per un totale di circa 1.700.000 €, somma a lei non imputabile e non comprendente il budget per la stagione 2018-19. Questo il dettaglio: 367.000 € debiti verso terzi e fornitori (che secondo l’accordo di cessione dovevano essere saldati dal cedente entro il 10 di settembre), 511.000 € verso enti previdenziali ed erario (proiezione accertamento fiscale 2013, rimangono fuori eventuali accertamenti sino il 2018), 820.000 € verso la pubblica amministrazione.
 
Riguardo quest’ultima voce, si specifica che 120.000 € (inerenti debito PalaCalafiore risalenti sin dal 2012) sono stati richiesti dal Comune di Reggio Calabria all’attuale società – mediante firma nuovo piano di rientro e fidejussione – solo in data 19 settembre, mentre per 700.000 € inerenti presunto debito Pianeta Modena risalente sin dal 2014 l’attuale società è stata citata in giudizio dalla Città Metropolitana il 18 ottobre. Di queste somme, nessun riscontro si è potuto registrare sia nei documenti ricevuti dalla precedente gestione a giugno, sia negli incontri istituzionali di luglio ed agosto. Per tale motivo, il 22 ottobre ho presentato alla Procura della Repubblica di Reggio Calabria un esposto che possa tutelare l’attuale Viola Reggio Calabria ed i suoi rappresentanti da eventuali negligenze altrui.
 
Andando al presente, riprendo l’appello di squadra e staff (che ringrazio anche per la vicinanza nonostante le difficoltà subite, insieme a Gaetano Condello per il suo supporto spontaneo negli ultimi giorni legato ad aspetti sportivi) diramato ieri per chiedere nuovamente – dopo aver tentato senza successo settimana scorsa – un incontro urgente al vertice dell’Amministrazione di Reggio Calabria affinché si possa trovare, per suo tramite, una soluzione che possa garantire un futuro alla Viola, oltreché richiedere alla vecchia gestione riscontri sulle voci di loro pertinenza. Anche assumendo la copertura del budget 2018-19 noto sin da agosto per circa 650.000 euro attraverso gli introiti derivanti da abbonamenti, ticketing, partner commerciali, investitori e finanze private, in considerazione dell’esposizione totale ad oggi presente, non sarebbe possibile garantire la prosecuzione societaria e quindi sportiva, costringendoci al ritiro dal campionato sin dai prossimi giorni
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