REGGIO RIABBRACCIA CICCIO PONTICIELLO
Di Giovanni Mafrici – Intervista al tecnico del Palestrina, prossimo avversario della Viola.
E’ un vero piacere riabbracciare Ciccio Ponticiello per un anno e mezzo condottiero eccelso di una Viola in mezzo alle onde.
Dalle emozioni del PalaBotteghelle Sold Out e la conquista della Serie A2 alle mille peripezie tra PalaMaiata e Pianeta Viola per vincere Premio Under ed ottenere la salvezza.
Innanzitutto, che effetto ti farà affrontare la Viola Reggio Calabria?
“Sono già stato a Reggio per due edizioni consecutive del Torneo Sant’Ambrogio, ma è chiaro che giocarci in campionato è diverso. C’è un briciolo di emozione ed ovviamente il piacere di essere in città, di rivedere tanti amici. Il legame non si è mai interrotto. Diciamo che però c’è anche un poco di mestizia, avrei preferito tornare a Reggio lo scorso anno, in A2. Ma quella è un’altra storia, ed allora mi prendo la parte buona della vicenda: giocare per la prima volta al Pala Calafiore”
Palestrina è considerata dagli addetti ai lavori una delle squadre più forti di questo girone. E’ troppo presto per stabilire gerarchie e classifiche provvisorie.
“Quest’anno il girone D, più che alla B, somiglia alla vecchia B1, alla A2: puoi vincere e perdere con tutti, ci sono almeno 9 pretendenti ufficiali all’accesso alle finali di Montecatini, più un paio di sicure outsider. Troppo presto quindi per gerarchie e pronostici. Abbiamo iniziato bene, in campionato e nel lavoro pre-season, sono contento. Ma quello con la Viola è la prima di 5 partite consecutive ad altissimo livello di difficoltà. In sequenza Viola, Caserta, Valmontone, Salerno e Iul Roma, con Matera, Napoli e Luiss, 5 di quell’elite di 9 squadre di cui parlavamo prima. Solo dopo questo autentico tour de force potremo davvero valutare il nostro avvio di torneo”
Dopo la prima giornata di campionato vinta in scioltezza che giudizio puoi dare sul tuo gruppo?
“Abbiamo dimostrato di continuare a fare passi in avanti rispetto alla pre-season. Di poter giocare offensivamente per obiettivi precisi e di avere una identità difensiva che, minuto dopo minuto di partita, può darci il controllo dei ritmi partita. Bisogna continuare così, aggiungendo ulteriore equilibri e recuperando Banchi e Spero, assenti con Battipaglia”
Stai allenando un’atleta che da queste parti è stimato ed ha tanti supporters.
Come sta andando Nicolas Morici?
“Conoscevo poco Nicholas, due anni fa mi fece però un enorme impressione. Non c’è cosa che non possa o non sappia fare sul campo di basket. Un giocatore totale, che può ancora crescere. Può divenire un eclettico come Sconocchini e Cerella. Ovviamente il mio non è un paragone, tra l’altro scomodissimo, piuttosto un punto di riferimento prospettico”
Marco Ammannato ha dichiarato recentemente che il gruppo con Ciccio Ponticiello alla guida ed i vari Piazza,Rugolo,Caprari, Fontecchio ecc è rimasto tale anche a distanza di anni.
Un gruppo speciale, dico bene?
“Da una molteplicità di punti di vista, tecnici ed umani. Un gruppo forte, affiatato, incredibilmente vitale. Partire 1/9 in campionato, vivere un evento sempre traumatico come un cambio di guida tecnica, e poi viaggiare per quasi 6 mesi alla medesima velocità di una Torino, che vinse la regular season con 10pt di vantaggio sulla seconda, lo riesci a fare solo se come squadra, oltre che essere composta da giocatori forti, sei formata da persone speciali, davvero speciali”
Serie B: non è un po troppo difficile provare a strappare un pass per la Serie A2?
“Solo 3 promozioni su 64 squadre… questo non è un campionato, piuttosto una folle maratona, una corsa ad eliminazione che non ti consente un minimo di recupero. Ma questa è la formula, e non possiamo fare altro che adeguarci”
A Reggio Calabria vivere la Serie B è quasi un “miracolo” dopo i cataclismi degli ultimi anni e della fase finale della passata stagione.
Come giudichi il tuo prossimo avversario costruito durante la tribolata estate tra Barcellona e Reggio?
“Mi piace molto l’organico messo su dalla Viola, un buon mix tra gioventù e conoscenza del torneo, se non erro, con ben tre reduci dal titolo europeo U20 dei 93. Fisicità, doti tecniche, qualità non difettano certo alla squadra allenata da Matteo Mecacci, quest’ultimo un ulteriore valore aggiunto al potenziale del roster. La Viola è in quel gruppo di 9 concorrenti al successo finale, sicuramente una delle più competitive”
Viola & Ciccio Ponticiello: e se quel rinnovo “fantasma” fosse andato a buon fine cosa sarebbe successo?
“Mah, a cosa vuoi che interessi al pubblico, il cui coinvolgimento è l’autentica ragione sociale del basket, quelle vicende…? Resta in me l’enorme piacere di esser stato a Reggio, aver respirato l’energia che questa città ed il suo inimitabile pubblico ti dona. Resta la consapevolezza di aver centrato due imprese: accedere all’A2 il primo anno, ed il secondo, malgrado 8 partite al Centro Modena e 7 a Vibo Valentia, centrare salvezza e premio under. Il tutto valorizzando giocatori che si chiamano Monaldi, da 3 anni in A1, Fabi ed Ammannato, ora sicuramente tra i migliori giocatori di A2, più tanti altri. Questi risultati hanno per me ha un enorme valore, contano più di tutto”