Serie A2

VIOLA: SAVE THE LAST DANCE

Alle ore 18 al PalaCalafiore sfida finale del meraviglioso gruppo di Marco Calvani contro la Cuore Basket Napoli.

E’ davvero un peccato non poter calcolare eventuali combinazioni PlayOffs: con la classifica reale e senza penalizzazioni la Viola sarebbe qui a parlare di possibili combinazioni con Montegranaro, Treviso, Udine o Verona.

Sarebbe stato bello poter affrontare uno dei protagonisti assoluti della passata stagione, come Marshawn Powell, ed un allenatore che ha lasciato un ottimo ricordo di sè come Stefano Vanoncini (oggi a Montegranaro).

Sarebbe stato meraviglioso mandare in scena un re-match, modello 1993 o 2003, della saga dolorosa tra Reggio e Treviso, così come rievocare fasti da serie A ricordando il compianto Henry Williams contro Verona o riabbracciare il grande Lino Lardo, oggi allenatore di Udine.

Non sarà così ed in tanti, ormai tutti, se ne sono fatti una ragione o almeno ci provano: è qualcosa di davvero duro da digerire.

Alle ore 18 la Viola Reggio Calabria gioca l’ultima della sua stagione.

A Reggio arriva la Cuore Basket Napoli, team che senza la penalizzazione dei reggini sarebbe già in B da tempo.

Maurizio Bartocci, allenatore che ha disputato e perso il playOut nella passata stagione con Chieti proprio contro la Viola, è stato bravo a tenere tutti sull’attenti in vista di un playout che si è materializzato dal nulla e che adesso va onorato.

E la Viola? Siamo sicuri che il gruppo di Marco Calvani, nonostante gli infortuni, non mollerà neanche questa sfida dedicandosi all’abbraccio del pubblico di Reggio.

Qui si fa la storia: sperando che lo storytelling non sia da titoli di coda.

Nel mese di Maggio il Coni potrebbe  riammettere la Viola in Serie A2. 

Altrimenti la strada sarà una ripartenza dalla Serie B.

L’auspicio è che si possa ripartire per dare continuità ad una storia che, tra altri e bassi, altissimi e bassissimi, emoziona e riempie il cuore dal 1966.

La vicenda fideiussione ha martoriato un ambiente lanciatissimo: in un amen tutti hanno dimenticato i salti mortali (anche e soprattutto della proprietà) che sono serviti per riportare la Viola fin qui.

In un batter d’occhio tutto è svanito, o forse no?

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